domenica 28 dicembre 2014

Panettone con lievito di birra senza latticini - ricetta facile.


Carissimi,
alla fine ho messo la quarta e ho preparato 4 panettoni a distanza di soli due giorni, rendendo felici ben due persone che, altrimenti, sarebbero state costrette a ripiegare sul panettone vegano a base di cioccolata e marmo che odorava di cartoncino acquistato in un negozio specializzato. Non so se ho reso l'idea, ma era davvero tremendo. 
Così tra il 23 e il 24 ho preparato i primi due e il 27 mattina ne sfornavo altri due, apportando qualche modifica alla ricetta. La prima volta ho seguito alla lettera le dosi indicate nella ricetta. Buonissimo il risultato (che potete vedere nelle foto che completano il post) ma la seconda volta, ho modificato un pò la parte relativa agli aromi. Ho preferito raddoppiare il quantitativo di uva sultanina (che  a me piace tanto), aggiungere il cedro e l'arancia canditi e infine una fialetta di aroma naturale di panettone per un panettone ancora più profumato.
A quanti penseranno che sia una sorta di star per aver preparato il panettone home-made e a quanti saranno dubbiosi, ho alcune cose da dire:
Gli altri anni ho impastato a mano e quest'anno (che la planetaria arrivò!) posso confermarvi che se possedete un'impastatrice, siete già a metà dell'opera, nel senso che pur trattandosi sempre di un lievitato, basta un pò di attenzione, rispetto dei passaggi e delle dosi, tanta pazienza (ma nemmeno troppa: questa ricetta è fattibilissima!) e rispetto dei tempi di lievitazione e il gioco è fatto. Prima di iniziare il processo di lievitazione, assicuratevi che la vostra cucina sia ben calda e, se vi è possibile, mantenete la stessa temperatura fino al momento di infornare. Io ho fatto tutto di sera, lasciando i caloriferi accesi dalle 19:30 fino alle 23:00.
Ingredienti:
 La biga (ore 20:00)
60 g di farina Manitoba
30 ml di acqua a 28 gradi (temperatura ambiente)
12 g di lievito di birra

Sciogliete per bene il lievito di birra nell'acqua (non scaldate l'acqua nemmeno un pò: il lievito non riesce ad attivarsi con l'acqua calda, quindi meglio usare l'acqua a temperatura ambiente), aggiungete quindi la manitoba e lavorate l'impasto a velocità bassa finchè la farina avrà assorbito tutta l'acqua. Formate un panetto, riponetelo in una ciotola coperta da pellicola e fate lievitare per circa 1 ora o fin quando avrà raggiunto il doppio del volume in un posto caldo della cucina.

I impasto (ore 21:00)
Biga
110 g di farina Manitoba
110 g di farina 00
100 g di acqua a temperatura ambiente (28 gradi)
60 g di zucchero semolato
60 g di margarina senza grassi idrogenati
40 g di tuorli d'uovo

Mettete la farina nella planetaria, la biga, lo zucchero e i tuorli e infine aggiungete l'acqua poco per volta azionando la planetaria alla velocità più bassa. Trascorsi 15 minuti circa, l'impasto risulterà ben amalgamato e si sarà staccato completamente dalle pareti della planetaria.
Aggiungete la margarina che avevate precedentemente ammorbidito (e leggermente montato) con una frusta o con la forchetta e, poco per volta, andate a incorporare all'impasto. Dopo circa 10 minuti l'impasto si staccherà dalle pareti e questo vorrà dire che sarà pronto.
Lavoratelo un pò con le mani, infarinate la spianatoia e dategli una forma arrotondata.
Riponetelo nel cestello dell'impastatrice e fate lievitare fino al raddoppio del suo volume, coprendolo con la pellicola e con una coperta calda in un punto caldo della cucina.

II impasto (ore 24:00)
impasto precedente
60 g di farina Manitoba
60 g di farina 00
60 g di zucchero semolato
60 g di margarina morbida + una noce per la copertura
40 g di tuorli d'uovo
50 g di acqua a temperatura ambiente + un pò se serve 
140 g di uva sultanina 250 g di uva sultanina 
30 g di miele ai fiori d'arancio 
in più 1 fialetta di 10 g di aroma naturale di panettone bastevole per 1 kg di prodotto finito
140 g di canditi a cubetti (arancia candita e cedro candito)
1 g di sale  2 prese generose di sale
scorza di arancia e limone
granella di zucchero da spolverare al momento di infornare (facoltativa)

ALTRO:

  • stampi per panettone: 1 stampo basso da 1kg o 2 stampi da 500 g bassi (acquistabili nei negozi di cake design o nei supermercati ben forniti)
  • sacchetti di cellophane per alimenti (acquistabili singolarmentenei negozi di cake design o nei supermercati ben forniti)
  • se volete regalarlo, acquistate una bella scatola in cartoncino e completatela con dei nastrini secondo il vostro gusto.

Dopo circa 3 ore, l'impasto è raddoppiato, aggiungete dunque la farina, lo zucchero, il sale, l'aroma panettone, i tuorli e il miele. Alla velocità più bassa aggiungete poco per volta l'acqua. 
Dopo 15 minuti l'impasto inizierà a staccarsi dal bordo e vi aggiungerete quindi lentamente la margarina leggermente montata. Dopo 10 minuti l'impasto inizierà a staccarsi e aggiungerete quindi l'uvetta e la frutta candita. Nel momento in cui avrà incorporato tutti gli ingredienti, l'impasto sarà pronto. 
Spolverate di farina la spianatoia e lavoratelo un pò con  le mani. Arrotondatelo, spolveratelo leggermente di farina e fatelo riposare per 30 minuti coperto con un canovaccio. 
Trascorso il tempo di riposo, riponetelo in uno stampo da 1 kg oppure dividetelo in stampi più piccoli , spennellatelo di margarina e infine incidetelo leggermente con un coltello in quattro parti e posizionate una noce di margarina al centro. 
Lasciatelo lievitare finchè avrà raggiunto il bordo. (io ho infornato alle 8,30 del mattino successivo, pertanto ho lasciato lievitare per circa 8 ore)
Infornate in forno preriscaldato modalità statica a 180 gradi per un massimo di 50 minuti circa. 
NB: Nel caso di panettoni da 500 g diminuite la cottura: 30-35 minuti saranno sufficienti. Da errori fatti in passato, vi sconsiglio di prolungare il tempo di cottura, otterreste un panettone secco e sarebbe un vero peccato.
Appena sfornate i panettoni fateli riposare a testa in giù inserendovi due stecchini (quelli in legno da spiedini) e "appendendoli" dentro una pentola bella alta fino al completo raffreddamento, a questo punto, chiudete i panettoni in sacchetti di cellophane per alimenti. Questo servirà a mantenerli più morbidi.
La video ricetta, alla quale ho attinto per realizzare questo sofficissimo panettone, potete trovarla qui.



mercoledì 24 dicembre 2014

Alberelli di meringa e Buon Natale!

Carissimi, 
eccoci giunti al post di Natale! Negli ultimi giorni ho dormito non più di 4 ore per notte e durante il giorno ho continuato a svolgere tutte le attività, aiutata da qualche pastiglia e qualche tazza di camomilla. Non ho fatto moltissimo quest'anno e mi sembra già un miracolo esser riuscita a preparare le cose che per me fanno tanto Natale: le meringhe, il panettone (che è attualmente in forno) e i torroncini al cioccolato. Per il momento vi lascio alle meringhe e corro al lavoro. Auguro a tutti voi che passate da qui un sereno Natale e qualche regalino da scartare!
Ingredienti: (per 3 teglie grandi)
200 g di albumi
400 g di zucchero semolato
2 gocce di aroma ai fiori di arancio
decorazioni di zucchero

Preparazione:

  • Versate gli albumi a temperatura ambiente nella planetaria e lavorateli, dapprima da soli per circa 10 minuti, a questo punto saranno già sodi e quindi potrete iniziare ad aggiungere lo zucchero a cucchiaiate, lentamente, lasciando agli albumi il tempo di assorbirlo.
  • Fermatevi quando il composto apparirà molto denso e lucidissimo, ovvero dopo circa 30 minuti dall'inizio. Versate due gocce di aroma ai fiori d'arancio oppure di vaniglia.
  • Prendete una bocchetta a forma di stella e inserite il composto nella sac à poche disponendo le meringhe leggermente distanziate le une dalle altre su una teglia rivestita con carta da forno. Adagiate delicatamente le decorazioni e infornate in forno ventilato a 120 gradi per 35 minuti. 
  • A me piace molto sentire il morbido della meringa all'interno, di conseguenza non le cucino mai troppo. Inoltre secondo me più sono grandi, più sono buone!! Le mie meringhe hanno tutte un diametro di circa 2 cm, nel caso in voleste farle molto più grandi, aumentate un pò i tempi di  cottura! 
  • A cottura ultimata, aprite leggermente lo sportellino del forno e lasciatele dentro fin quando saranno perfettamente fredde.
  • Si conservano bene per 15 giorni senza particolari accorgimenti, io le lascio sempre nelle teglie (tanto a casa mia non durano mai più di 4-5 giorni!) altrimenti una comunissima scatola per biscotti andrà bene.


sabato 20 dicembre 2014

Biscotti all'uvetta, cannella e scorzette di mandarino, senza burro e senza uova


Le ricette veloci sono le mie preferite e, onestamente, sono quasi le uniche che riesco a preparare in questi ultimi mesi.

A patto però che veloce non diventi sinonimo di affrettato, rapido, approssimativo.
Questa sera, poco prima di cena ho letto la ricetta di Alice e non ho resistito. In un breve scambio di battute su facebook mi ha promesso che avrei potuto realizzarli in pochissimo tempo e .. aveva pienamente ragione! Ho preparato i biscotti in una ventina di minuti anche grazie all'aiuto del mio validissimo assistente che aveva una gran voglia di impastare. 
La ricetta, alla quale ho apportato qualche modifica per ragioni di "dispensa", l'ho trovata nel blog di Alice.
Non sono bellissimi, quelli di Alice sono più belli dei miei ma vi assicuro che sono molto buoni!! 
Ingredienti:
350 g di farina 00
100 ml di moscato (o altro vino liquoroso)
100 g di zucchero di canna
70 g di uvetta
80 ml di olio evo
8 g di lievito per dolci
una spolverata di cannella
buccia grattugiata di due mandarini


Preparazione:
  • Fate rinvenire l'uvetta nel moscato, lasciando in ammollo per circa 1 ora.
  • Terminato il tempo di riposo, aggiungete l'olio, la farina, lo zucchero, il lievito e la buccia grattugiata dei mandarini.
  • Impastate prima con il cucchiaio poi con le mani e realizzate delle grosse palline che appiattirete un pò.
  • Disponete i biscotti leggermente distanziati tra di loro su di una teglia rivestita di carta da forno, fate una leggera spolverata di cannella proprio prima di infornare e fate cuocere a 180 gradi per 15-18 minuti. 
  • Lasciate raffreddare e poi conservate in una scatola. 

sabato 13 dicembre 2014

Muffin alla panna (di soia) con pan di spezie e cioccolato, ovvero come usare la panna che avanza


Carissimi, 
mentre provo a scrivere questo post c'è mio figlio che mi "tortura" in ogni modo, stasera ha deciso che deve curarmi e imboccarmi qualsiasi tipo di "cibo non cibo" ovvero animaletti di gomma e peluche, palline dell'albero di Natale e parti dei Lego. Vi comunico inoltre che è arrivato a casa nostra l'amico immaginario, si chiama Leo Leon e secondo Mattia "non deve parlare ma fare soltanto l'amico immaginario".   Abbiamo apparecchiato per lui e soltanto a metà cena ho potuto prendere il suo bicchiere di acqua!! Affari di famiglia a parte, questi muffin sono nati per usare un pacco di panna che avevo aperto ma non terminato e posto la ricetta proprio perchè spesso ci si ritrova a dover smaltire degli ingredienti senza sapere in che modo. Adesso vi lascio e vi auguro buona domenica.

Ingredienti (per 8 muffin)
120 gr di farina 00
2 uova 
120 ml di panna liquida da montare (io di soia professional crem)
110 gr di zucchero semolato
1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
2 cucchiaini di lievito
la punta di un cucchiaino di bicarbonato
poche gocce di essenza ai fiori d'arancio
la punta di un cucchiaino di pain d'epices
5 cucchiai gocce di cioccolato + qb per copertura
mandorle a lamelle per copertura
Preparazione:
  • Prendete due ciotole: in una inserite tutti gli ingredienti solidi, ovvero zucchero, farina, lievito, pain d'epices, bicarbonato; nell'altra inserite le uova, la panna, l'olio e l'aroma ai fiori d'arancio.
  • Unite i due composti e mescolate velocemente. 
  • Aggiungete il cioccolato e versate negli stampini rivestiti con i pirottini. Completate con un'ulteriore spolverata di cioccolato e mandorle a lamelle.
  • Cucinate in forno preriscaldato a 180 gradi per 15 minuti circa.

domenica 7 dicembre 2014

Toscakakku, torta finlandese con copertura Tosca per "La via dei Sapori"

Salve a tutti,
la ricetta di oggi è stata preparata per la rubrica "La via dei sapori" che a novembre e dicembre fa tappa in Finlandia
Il Natale -  anche a casa nostra - inizia ufficialmente l'8 dicembre, il mio albero è pronto e le decorazioni natalizie attendono soltanto la giusta collocazione, mio figlio canta da mattina a sera le canzoncine natalizie che impara a scuola e quindi manca soltanto che arrivi il freddo e poi è tutto pronto!!
Quanto alla ricetta di oggi, proviene dal libro "Nordic Bakery Cookbook" e l'ho letta qui
Questo dolce è molto soffice ma compatto e si rivela dunque perfetto per l'inzuppo in una tazza bollente di tè o latte. Preparatelo tranquillamente la sera prima e gustatelo a colazione. La copertura "Tosca" a base di mandorle la rende molto dolce e le dona una nota delicata che contribuisce a rendere delizioso il dolce. Aspettate dunque che si raffreddi e poi .. dateci sotto!! Bene, vi lascio alla preparazione e vado a prepararmi .. in questi giorni a Modica c'è il Chocobarocco e non posso perdermelo!!! Qui potete leggere il resoconto dell'anno scorso!

Ingredienti:
4 uova
150 g di zucchero semolato
100 ml di panna liquida da montare vegetale
100 g di margarina sciolta e a temperatura ambiente
alcune gocce di estratto di vaniglia
2 cucchiaini di lievito
260 g di farina 00
Copertura Tosca :
75g margarina
50 g zucchero semolato
50 ml panna liquida
25g di farina 0
100 g di mandorle a lamelle
Preparazione:
  • Preriscaldate il forno a 200 gradi e rivestite una tortiera rotonda da 26 cm. 
  • Sbattete le uova con lo zucchero per bene fino a ottenere un composto chiaro e denso.  
  • Unite delicamente la panna, la margarina liquida e l'estratto di vaniglia.
  • In un'altra ciotola unite farina e lievito e versatela nel composto a base di uova. 
  • Versate dunque il composto nella tortiera e cuocete per 35 minuti. 
  • Mentre la torta cucina, dedicatevi alla preparazione della copertura Tosca. Versate tutti gli ingredienti in un pentolino, mescolate continuamente e portate a ebollizione a fuoco lento. 
  • Non appena la torta sarà cotta, spalmate delicatamente la copertura Tosca sulla torta e rimettete in forno facendo cuocere per ulteriori 15 minuti o fino a quando la copertura si sarà dorata e leggermente caramellata. 
  • Questo dolce è molto soffice ma compatto e si rivela dunque perfetto per l'inzuppo in una tazza bollente di tè o latte. La copertura "Tosca" a base di mandorle la rende molto dolce e le dona una nota delicata che contribuisce a rendere delizioso il dolce. Aspettate che si raffreddi, e poi dateci sotto! 

Questa ricetta partecipa alla rubrica bimestrale "La via dei Sapori" progetto dei blog di 

giovedì 20 novembre 2014

Torta Moka al caffè ovvero torta di compleanno con crema chantilly al caffè, ricetta senza latticini -

Come ho anticipato nel precedente post, ecco la torta che ho realizzato in occasione del compleanno del mio compagno. Vi avevo mostrato la fantastica chantilly al caffè e adesso ecco la torta intera. 
L'aspetto non è eccellente, le decorazioni non sono il mio forte ma soprattutto ogni volta che devo completare una torta mi viene la cosiddetta ansia da prestazione che dimezza letteralmente le mie già di loro scarse attitudini creative. E il pasticcio è fatto. 
Bene, vi lascio alla preparazione e vi auguro una buona serata!
Ingredienti:

Per la base di Pan di Spagna

5 uova xl 

150 g di zucchero semolato

150 g di farina 00

50 g di fecola di patate
Per la bagna:

200 ml di acqua

150 g di zucchero
Per la crema chantilly al caffè:
  • 250 ml di latte di riso
  • 250 ml di panna di soia Professional Crem
  • 150 grammi di tuorli
  • 150 grammi di zucchero semolato
  • 30 grammi di farina
  • un cucchiaio di estratto di vaniglia
  • 2 cucchiaini di caffè liofilizzato
  • una tazzina di caffè ristretto
  • 2 fogli di colla di pesce (4 grammi circa)
  • 400 millilitri di panna liquida fresca (da montare)
Preparazione:   
La  crema chantilly:
Ada suggerisce di far rassodare per bene la crema prima di usarla per le farciture. Anche per comodità, l'ho preparata circa 12 ore prima. 
  • Mettete la colla di pesce a bagno per 15 minuti e versate il latte e la panna in una casseruola, uniteviil caffè liofilizzato e la vaniglia e portate a ebollizione a fuoco basso. Nel frattempo, montate con le fruste elettriche o con la planetaria in una ciotola i tuorli con lo zucchero, fino a ottenere un composto gonfio e spumoso, poi sempre montando unire la farina e il caffè ristretto.
  • Togliete il latte e la panna dal fuoco e versatevi il composto mescolando velocemente finché non si sarà completamente amalgamando, poi rimettete il liquido sul fuoco e aggiungete la colla di pesce ben strizzata: proseguite la cottura, sempre mescolando, finché la crema non si addensa. 
  • Togliete dal fuoco, versate la crema in una ciotola, coprire con pellicola per alimenti a contatto e fare raffreddare la crema completamente, prima a temperatura ambiente e poi nel frigorifero. Nell'immagine, al numero 1 vedete la crema ancora bollente. 
  • Quando la crema sarà fredda e molto densa, Ada consiglia di sbattetela con una frusta a mano o con una spatola (io per comodità, ho usato il frullatore a immersione) fino a renderla lucida e morbida (foto numero 2) e unirvi piano la panna montata a neve fermissima (foto numero 3). Rimettete nel frigorifero fino al momento dell’utilizzo. 
Per la base di pan di spagna:
    • Montate le uova intere con lo zucchero fino a ottenere un composto spumoso e chiaro. Serviranno almeno 5 minuti.

    • Aggiungete con un cucchiaio (meglio se di gomma!) la farina e miscelate il tutto molto delicatamente dal basso verso l'alto facendo attenzione a non far smontare il composto. E' molto importante che la farina venga inglobata gradualmente, altrimenti potrebbero formarsi grumi. 

    • Versate l'impasto all'interno di una teglia a cerniera misura 26 cm rivestita con carta da forno e infornate in forno preriscaldato a 190 gradi (ventilato) e cuocete per 30 minuti. 

    • Spegnete il forno, aprite lo sportellino e lasciate raffreddare per almeno 10 minuti.

    • Estraete il pan di spagna dal forno e lasciate raffreddare a temperatura ambiente per 3 ore circa.

    • Una volta giunto a temperatura ambiente, passate dal freezer per circa 30 minuti, questo passaggio servirà a rendere più agevole il taglio della torta in due dischi. 

    Preparate la bagna versando in un pentolino acqua e zucchero e fate bollire per un paio di minuti, ovvero fin quando lo zucchero si sarà sciolto. Lasciate raffreddare a temperatura ambiente.


    Assemblaggio della torta
    • Tagliate la torta in due dischi, versate metà della bagna sulla base della torta, prendete una sac à poche e riempite la base di abbondante crema chantilly. 
    • Mettete il coperchio e bagnatelo abbondantemente con la bagna. Stendete un velo di panna montata e livellate bene con una spatola o con un coltello per spalmare. 
    • Tirate fuori dal frigo la crema chantilly e decorate la torta a vostro piacimento. Io ho fatto molte decorazioni con la crema in modo tale da creare quasi un altro strato di crema. Completate con una spolverata di cacao. 

    sabato 15 novembre 2014

    Crema Chantilly al caffè - ricetta senza latticini -

    La ricetta che vi propongo oggi fa parte di un dolce che vi mostrerò presto, (TROVATE LA TORTA QUI ) preparato in occasione del compleanno del mio compagno di vita. La ricetta appartiene ad Ada del blog Siciliani Creativi, immagino che quasi tutti conosciate il suo blog. Oltre a essere siciliana come me, Ada è una vera appassionata di cucina e, quando ho visto la sua torta, ho capito che sarei andata sul sicuro e infatti questa crema non ha eguali. Chi mi segue sa che non uso prodotti di origine vaccina e quindi  ho dovuto modificare le proporzioni di panna e latte, proprio perchè per realizzare una crema corposa, occorre più panna di quanto ne abbia messa Ada usando il latto vaccino. Ormai per esperienza non mi sogno nemmeno di lasciare invariate le dosi. Mentirei se affermassi che il risultato non cambia. Il latte di riso o altri latti vegetali hanno una consistenza più leggera del loro equivalente vaccino pertanto è importante cambiarne le dosi per ottenere un bilanciamento degli ingredienti e un'ottima resa finale. Detto questo, vi lascio alla ricetta che vi invito caldamente a provare perchè è deliziosa. La crema sarà sufficiente per farcire generosamente uno strato di torta da 26 cm oppure per un rotolo di pasta biscuit al cioccolato e crema al caffè o, perchè no, da gustare semplicemente al cucchiaio con una spolveratina di cacao


    Ingredienti:
    • 250 ml di latte di riso
    • 250 ml di panna di soia Professional Crem
    • 150 grammi di tuorli
    • 150 grammi di zucchero semolato
    • 30 grammi di farina
    • un cucchiaio di estratto di vaniglia
    • 2 cucchiaini di caffè liofilizzato
    • una tazzina di caffè ristretto
    • 2 fogli di colla di pesce (4 grammi circa)
    • 400 millilitri di panna liquida fresca (da montare)
    Preparazione:Ada suggerisce di far rassodare per bene la crema prima di usarla per le farciture. Anche per comodità, l'ho preparata circa 12 ore prima. 
    • Mettete la colla di pesce a bagno per 15 minuti e versate il latte e la panna in una casseruola, unitevi il caffè liofilizzato e la vaniglia e portate a ebollizione a fuoco basso. Nel frattempo, montate con le fruste elettriche o con la planetaria in una ciotola i tuorli con lo zucchero, fino a ottenere un composto gonfio e spumoso, poi sempre montando unire la farina e il caffè ristretto.
    • Togliete il latte e la panna dal fuoco e versatevi il composto mescolando velocemente finché non si sarà completamente amalgamando, poi rimettete il liquido sul fuoco e aggiungete la colla di pesce ben strizzata: proseguite la cottura, sempre mescolando, finché la crema non si addensa. 
    • Togliete dal fuoco, versate la crema in una ciotola, coprire con pellicola per alimenti a contatto e fare raffreddare la crema completamente, prima a temperatura ambiente e poi nel frigorifero.  Nell'immagine, al numero 1 vedete la crema ancora bollente. 
    • Quando la crema sarà fredda e molto densa, Ada consiglia di sbattetela con una frusta a mano o con una spatola (io per comodità, ho usato il frullatore a immersione) fino a renderla lucida e morbida (foto numero 2) e unirvi piano la panna montata a neve fermissima (foto numero 3). Rimettete nel frigorifero fino al momento dell’utilizzo.


    mercoledì 12 novembre 2014

    Torta da colazione con le mele (senza olio e senza burro) yogurt di soia e gocce di cioccolato fondente - ricetta senza latticini -

    Oggi vi presento il dolce da colazione per antonomasia, la classica torta di mele che mette tutti d'accordo! Per preparare l'impasto saranno sufficienti 10 minuti ma dovrete avere un pò di pazienza per la cottura in forno. 
    Le mele infatti rendono umido l'impasto e quindi dovrà cuocere in forno per almeno 55 minuti. Io ho usato lo yogurt di soia che potete tranquillamente sostituire con lo yogurt normale (se non avete problemi con i latticini!) ma vi consiglio di evitare i gusti alla frutta perchè ne altererebbero il gusto. Ho messo le scorzette di limone grattugiate perchè mi piace sentire quella piccola nota acidula particolare che si realizza quando il limone entra in contatto con le mele. Quanto alla cannella, io ne metto sempre pochissima perchè il mio compagno - ahimè - non la gradisce e ho usato le gocce di cioccolato quando in realtà avevo in mente di usare l'uva sultanina per lo stesso motivo! Ma dato che questa torta è stata la colazione del suo compleanno, non volevo presentargli qualcosa di poco gradito! Qui potete trovare una ricetta di muffin alla frutta (con uva sultanina pere e mele) che a me piace tantissimo e qui un altro dolce delizioso (e molto dolce!) a base di yogurt. La ricetta di questa torta di mele è ispirata a questa
    Ingredienti:
    250 g di farina 00
    180 g di zucchero semolato + un pò da spolverare
    3 grosse mele golden
    *2 cucchiai da minestra di zucchero di canna (opzionale per addolcire le mele)
    1 vasetto di yogurt (bianco) di soia da 125 ml
    3 uova
    la scorza grattugiata di un limone bio (opzionale)
    il succo di un limone
    cannella in polvere qb (meno di mezzo cucchiaino)
    gocce di cioccolato fondente 4 cucchiai
    8 g di lievito vanigliato per dolci
    Preparazione:
    • Sbucciate le mele e tagliatene due a fettine, una a tocchetti, versatevi il succo di limone e mescolate.
    • Nel frattempo grattate la buccia di limone (se volete usare un unico limone prima ne gratterete la buccia e poi spremerete il succo) e versatela sulle mele unitamente a una spolverata di cannella in polvere e, se desiderate ottenere delle mele più dolci, aggiungete due cucchiai di zucchero di canna*. Mescolate bene e lasciate riposare.
    • Mettete nel robot da cucina lo yogurt con lo zucchero e fate lavorare per un paio di minuti, unite le uova e quindi la farina e il lievito. 
    • Unite quindi le mele e il cioccolato a gocce e mescolate l'impasto.
    • Versate l'impasto in una tortiera di 26 cm rivestita con carta da forno, spolverate con dello zucchero semolato e infornate in forno preriscaldato a 180 gradi modalità ventilata, facendo cuocere per 50 minuti/1 h. Fate la prova stecchino. Lasciate raffreddare e poi servite. Si conserva bene per un paio di giorni, di più non so dire! 


    mercoledì 5 novembre 2014

    La via dei Sapori - See you, Uk and welcome to Finland!!

    Carissime, 
    eccoci qui - primo mercoledì del mese di novembre per salutare la tappa inglese e partire alla volta della Finlandia!! Nè io nè Arianna siamo mai state in Finlandia ma ho promesso a mio figlio che glielo porterò al termine di un percorso che abbiamo iniziato e che portiamo faticosamente avanti. In attesa che questo possa avvenire, ogni anno, specie nel periodo di Natale, visitiamo virtualmente i luoghi di Santa Claus e conosciamo Rovaniemi come le nostre tasche!! Considerate che parlava appena e già diceva Lapponia e Santa Claus!! Ma la Finlandia non è soltanto la terra di Babbo Natale è quella dell'aurora boreale, della natura incontaminata della Lapponia, degli splendidi laghi e delle sculture di ghiaccio, i Cani da slitta ma anche il design ricercato e futuristico di Helsinki!
    E la cucina?! La cucina si pone a cavallo tra oriente e occidente, include piatti della tradizione russa così come di quella svedese, numerosissime sono le zuppe così come i piatti a base di pesce e i dolci. A causa del clima rigido soprattutto in inverno, la Finlandia è quasi del tutto priva di eccellenze agroalimentari ma ciò non toglie che burro e latte siano di altissima qualità. Sono molto diffusi i frutti di bosco e  le bacche tra le quali il famoso camemoro che viene utilizzato nelle marmellate e nelle gelatine.
    Come in altri paesi del nord Europa, in Finlandia si consuma pochissima acqua ai pasti, pare infatti che sia costume sostituirla con il latte o con la birra.
    Bene, vedremo quel che riusciremo a fare .. nel frattempo vi lascio alle indicazioni e mi auguro di avervi incuriosito. Qui  troverete immagini e tante informazioni per viaggiare virtualmente o, perchè no, iniziare a organizzare un viaggio reale in questa fantastica terra.
    Io e Arianna siamo entusiaste di questa tappa e non vediamo l'ora di lasciarci coinvolgere dall'atmosfera del nord Europa che renderà il nostro Natale ancora più bello!

    Cliccate qui sotto per visualizzare il pdf, ricordate che se volete scaricarlo, dovrete registrarvi (la registrazione è gratuita) al sito, potete trovare qui il link per il pdf



    Bene e adesso passiamo alle regole per partecipare:


    • Postate una ricetta - dolce o salata (vanno bene anche un pane tradizionale, una bevanda, un piatto unico etc) - appartenente alla cucina della tradizione finlandese entro il 31 dicembre 2014 inserendo il nostro banner aggiornato al mese in corso e il link al mio blog e a quello di Arianna con una dicitura simile a questa: 
        Questa ricetta partecipa alla rubrica "La via dei Sapori" ideata da Serena e Arianna.
    • Lasciate un commento in calce a questo post e a quello di Arianna 
    • Preciso che a prescindere dal tema del mio blog, si accettano anche ricette "latticinose" quindi ciascuna blogger sarà libera di postare una ricetta con gli ingredienti che vorrà!
    • Prelevate pure il set di accompagnamento che trovate poco più giù: stampatelo, ritagliatelo e aggiungetelo alla presentazione del piatto.
    • Avete aneddoti o racconti legati al piatto?! Condivideteli! 
    • Ovviamente potete partecipare anche con ricette già presenti nel vostro archivio, ma ci piacerebbe che le ripubblicaste con il banner e i link al mio blog e a quello di Arianna.
    • Potete partecipare con quante ricette volete. 
    • Last but not least: fate ricerca e divertitevi!! 
    Ci auguriamo di ricevere tante proposte e vi invitiamo a privilegiare ricette tradizionali, quindi bando alle ciance e mettiamoci al lavoro!
    Qui trovate il set da scaricate creato per noi ancora una volta da Arianna! Se vi fa piacere potete utilizzarlo per presentare il vostro piatto!



    E adesso alcune immagini che ho trovato su questo sito









    sabato 1 novembre 2014

    Biscotti al cioccolato (senza burro) con olio evo

    Carissimi, come state?!
    Il bloggino è lasciato un po' a se stesso ma faccio il possibile per aggiornarlo e infatti, oggi che non lavoro, eccomi qui prima di dedicarmi a tutte le altre attività che richiedono la mia attenzione.
    Ieri si è conclusa la tappa inglese de "La via dei Sapori" e mercoledì prossimo vedremo il pdf con tutte le vostre ricette e conosceremo il nuovo tema!
    Tornando al post di oggi, ammetto di averlo tenuto tra le bozze per un bel pò e alla fine l'avevo anche dimenticato, del resto l'estate non è il periodo ideale per i biscotti al cioccolato ma il mio bimbo me li ha chiesti e non mi sono tirata indietro!
    Ve li regalo virtualmente e spero di riuscire a prepararglieli oggi pomeriggio! Negli ultimi mesi ho iniziato a mettere in discussione la mia lista della spesa, tutti quei prodotti raffinati di cui ho piena la dispensa e che pian piano sto iniziando a limitare. Perchè lo faccio?! Perchè spero di avvicinarmi a una cucina più "naturale". Non parlo di veganismo, non sono ancora pronta e forse non lo sarò mai del tutto, ma parlo di preparare pietanze che non possano in nessun modo nuocere al nostro fisico e a quello dei nostri bambini. Ovviamente nel momento in cui si evitano i conservanti, il home-made è già un grosso passo avanti rispetto all'artigianale e all'industriale ma non credo sia sufficiente. La prima cosa da fare è infatti conoscere gli ingredienti che si usano ed eliminare quelli che sospettiamo possano farci male, ad esempio a me fanno male ananas e noci e quindi malgrado ne vada matta, evito di mangiarle.  Per non parlare poi se scopriamo che qualcosa è tutto quello che non avremmo mai immaginato potesse essere. Ad esempio uno di questi è la vanillina. Scoprire che dietro il nome vanillina si nascondesse un prodotto totalmente sintetico mi ha spinto a metterla da parte e ho poi fatto lo stesso con coloranti e aromi artificiali.
    La questione è sicuramente complessa e non penso affatto di poterla esaurire in poche righe ma desideravo parlarvi della ragione che mi ha spinta a sperimentare questa ricetta con olio d'oliva.
    Finora la maggior parte dei biscotti in cui era presente l'olio al posto del burro non mi avevano soddisfatto, ho provato tantissime ricette ma nel blog ne ho inserite soltanto un paio, proprio perchè le altre non mi avevano convinta. Così per un pò ci ho rinunciato e ho limitato l'uso dell'olio alle torte, poichè trovo che doni una morbidezza eccezionale e, con i dovuti aromi, non se ne sente affatto il sapore, infatti nel blog ne trovate tantissime. Ho provato un paio di volte questa ricetta  sostituendo la margarina con olio evo (questa è la ricetta di partenza), allungando i tempi di cottura e devo dire che 10-12 minuti è il tempo ideale.
    Al momento vi lascio alla preparazione e vi auguro buona giornata.
    Ingredienti:
    200 g di farina 00
    100 g di zucchero semolato
    200 g di cioccolato fondente sciolto a bagnomaria
    80 g di olio extravergine di oliva leggero
    2 uova medie
    cannella in polvere la punta di un cucchiaino
    1 cucchiaino da caffè di lievito
    zucchero a velo e zucchero semolato per la copertura
    Preparazione:
    1. Spezzettate il cioccolato fondente e scioglietelo a bagnomaria, lasciate raffreddare e nel frattempo dedicatevi al resto dell'impasto
    2. Prendete una ciotola capiente e inseritevi l'olio, lo zucchero e il cioccolato fuso al quale avrete aggiunto un paio di spolverate di cannella 
    3. Incorporate le uova, la farina e il lievito e mescolate con una forchetta. L'impasto si presenterà molto morbido e non va lavorato a lungo.
    4. Coprite la ciotola con della pellicola trasparente e riponete in frigo per almeno 2 ore fin quando l'impasto si indurirà e sarà facile da maneggiare.
    5. Terminato il tempo di riposo, tirate fuori l'impasto e iniziate a formare delle palline grandi quanto una noce. Non esagerate con le dimensioni poichè, data la presenza del lievito, gonfieranno leggermente.
    6. Rivestite le teglie di carta da forno e accendete il forno a 170 gradi, modalità ventilata.
    7. Contemporaneamente preparate due ciotoline che conterranno rispettivamente zucchero a velo e zucchero semolato.
    8. Aiutandovi con un cucchiaino, prendete piccole quantità di impasto per formare le palline e passatele prima nello zucchero semolato e poi nello zucchero a velo.
    9. Disponete le palline leggermente distanziate le une dalle altre, infornate e lasciate cuocere per circa 12 minuti e comunque non meno di 10 minuti.
    10. Lasciateli raffreddare a temperatura ambiente e poi conservateli in una biscottiera a chiusura ermetica in modo che possano mantenersi morbidi per giorni. 

    giovedì 23 ottobre 2014

    Elizabeth David's CRUMPETS - Crumpets (senza latticini) per La via dei Sapori - Inghilterra -


    Non appena io e Arianna abbiamo inserito l'Inghilterra tra le tappe del nostro viaggio, ho subito pensato che non potevo non fare i crumpets, ovvero quelli che sono stati la mia colazione preferita - e consentita soltanto un paio di volte a settimana - quando ero in Inghilterra!
    I crumpets che mangiavo io provenivano da Tesco o da Asda, li scaldavo nel tostapane e li irroravo di crema alla nocciola e iniziavo alla grande la mia giornata! Molti mangiano i crumpets semplicemente tostandoli e poi spalmandovi il burro. Sono anche un'ottima base per le uova fritte o le uova strapazzate con le alici. Altri invece li preferiscono con il burro e con il miele o con la marmellata. La ricetta in questione è tratta dal libro English food di Jane Grigson di cui parlo anche qui e appartiene a Elizabeth David, una scrittrice del secolo scorso che cambiò l'approccio degli inglesi nei confronti del cibo e dell'atto del cucinare. La sua biografia è molto interessante, se volete, potete leggerla qui.
    Ingredienti:

    500 g di farina 00
    600 ml di latte (io ho usato latte di riso)
    2 cucchiai da tè di  olio
    1 cucchiaino di zucchero
    15 g di lievito di birra
    1 cucchiaio di sale
    1 buona presa di bicarbonato di sodio
    150 ml di acqua calda
    Preparazione:

    • Scaldate la farina in un piatto che si può mettere sui fornelli oppure mettilo su una griglia su un fornello. Scaldate il latte, l'olio e lo zucchero portandoli a temperatura ambiente (se possibile verificatelo con un termometro) quindi dividete il lievito in circa 3 cucchiai di latte. Diventerà subito cremoso, si gonfierà e farà un pò di schiuma. Fate una fontanella al centro della farina, aggiungete il sale e versate a pioggia sia il composto a base di lievito sia il latte caldo. Sbattete per 5 minuti abbondanti (con lo sbattitore elettrico saranno sufficienti 3 minuti).
    • Coprite la ciotola e lasciate lievitare in un luogo caldo per 1h e mezza.  Spargete il bicarbonato di sodio nell'acqua calda, aggiungetelo al composto e sbattete, quindi lasciate lievitare per circa mezzora. 
    • Oleate la piastra con dello strutto o della margarina (io ho usato l'olio evo) e fate lo stesso con gli anelli per crumpets. Posizionate gli anelli sulla piastra e accendete quando la lievitazione è completa.  
    • Versate cucchiai di impasto fino a riempire gli anelli per 2/3, e lasciateli cuocere a fiamma dolce per 7/10 minuti. Girateli quando la parte superiore perde l'aspetto liquido e diventa a buchi, quindi terminate la cottura. Rimuovete il crumpet e ripetete le stesse operazioni fino a terminare l'impasto. 
    Note:
    • Se i primi crumpets non sono abbastanza bucherellati, aggiungete latte caldo o acqua nello sbattitore.
    • I crumpets che vi avanzano possono essere congelati,  occorrerà tirarli fuori dal freezer dopo cena, scaldarli per 10 minuti nel tostapane a colazione e irrorarli di burro, miele e creme secondo i vostri gusti.
    Vi ricordo che saremo in Inghilterra fino a fine ottobre .. qui trovate tutte le info per unirvi al nostro viaggio!

    giovedì 9 ottobre 2014

    La via dei sapori: "Cornish pie", torta salata della Cornovaglia e varie ..

    Questa ricetta arriva dal libro di Mary Berry "Family Sunday lunches". E' la seconda ricetta che provo dal suo libro e sono davvero soddisfatta dell'acquisto fatto, perchè oltre a contenere ricette tradizionali della cucina inglese, presenta dei classici della cucina internazionale che sono certa saranno ottimi.  
    La pasta è fantastica, anche il ripieno è molto gustoso e, per sopperire alla mancanza della rapa svedese (svede) che non sono riuscita a trovare, ho raddoppiato la dose di carote e ho usato più brodo. 
    La ricetta di Mary Berry si discosta leggermente da quella autentica per l'aggiunta delle carote e del brodo di carne. In rete ho scoperto che nel 2011 la Cornish Pasty Association ha ottenuto l'IGP e quindi come tutti i prodotti protetti, affinchè venga venduta con il nome di Cornish Pasty deve essere preparata unicamente  in Cornovaglia e deve rispettare alcune norme. Ecco un estratto del disciplinare di produzione

    The pastry should be crisp and firm, not soggy, and able to be able to be held up by hand. Purists insist that the dough for the pastry should be made of suet or lard. The official EU registered definition says of the pastry: "The pastry can be either shortcrust, rough puff or puff depending on the bakers’ individual recipe. After filling, the pastry can be marked for product identification purposes, e.g. knife hole, scoring or pastry cut-out shape and can be glazed with milk, egg or both which will provide its golden colour. The pastry case is savoury and robust enough to retain shape throughout the cooking, cooling and handling process and serves to avoid splitting or cracking.  

    Dal libro "English Food" di Jane Grigson, - un testo indispensabile per conoscere la materia e molto interessante perchè combinando ricerca, racconti personali e ricette, rivela quanto sia ricca di storia e varia la tradizione culinaria inglese - apprendo che originariamente veniva fatta un'unica grande pie che si divideva tra i familiari (in effetti anche la versione proposta nel ricettario di Mary Berry è così), soltanto nel caso degli uomini che lavoravano tutto il giorno fuori casa ovvero nei campi così come nelle miniere o nel caso dei bambini che andavano a scuola, erano previste delle piccole pie concepite come piatto unico e da poter mangiare semplicemente con le mani senza l'uso di posate o piatti. 
    Oggi le pie che si trovano in commercio sono tutte monoporzione e quindi perfette come cibo da asporto. 

    A proposito del ripieno delle pasty, come è facile intuire, nei periodi di carestie la proporzione di carne e verdure si riduceva notevolmente e capitava anche che la carne venisse interamente sostituita con le verdure. 
    Il disciplinare della Cornish pasty IGP prevede che "vegetable content of the pasty must not be less than 25 %; meat content of the pasty must not be less than 12,5 %".

    Se doveste recarvi in Inghilterra, non potete non assaggiare le Cornish Pasties di Pengenna Pasties che ha diversi punti vendita sparsi per la Cornovaglia. Io sono stata in quello di St Ives, un suggestivo borgo marinaro che vi consiglio di visitare se vi trovate nei dintorni per respirare l'atmosfera tipicamente inglese. Quando il mare si ritira, la secca incaglia le barchette dei pescatori nella sabbia ed è uno spettacolo stupendo specie se visto con i colori del tramonto. 
    Scusate se mi sono dilungata, adesso è tempo di mettere le mani in pasta, dunque ecco la ricetta .. 
    Ingredienti:
    450 g di macinato di manzo 
    1 cipolla grande fatta a fettine sottili
    175 g di patate pelate e tagliate molto sottili
    100 g di carote pelate e tagliate sottili (io ne ho messe 250 g)
    2 cucchiai di brodo di manzo (io 4 cucchiai di brodo di pollo ottenuto con il cuor di brodo pollo knorr sciolto in 300 ml di acqua)
    sale qb (io 1 cucchiaino e mezzo)
    pepe qb (una spolverata generosa)
    Pastry:
    350 di farina 00
    100 g di strutto+15 g di burro morbido (io 115 g di strutto)
    150 ml di acqua
    1 uovo medio sbattuto per lucidare
    Preparazione:
    1. Preriscaldate il forno a 220 gradi. Procuratevi una teglia di 33x23 cm.
    2. Inserite tutti gli ingredienti del ripieno in una ciotola, mescolarli e condirli con sale e pepe.
    3. Per preparare la pastry: inserite la farina e lo strutto in un robot da cucina e lavorate l'impasto fin quando si presenterà a molliconi. Aggiungete l'acqua e lavorate ancora un pò fino a che si formerà un composto omogeneo.
    4. Rimuovete dal robot e impastate delicatamente fino a che la pasta sarà liscia. 
    5. Dividete il panetto ottenuto in 6 o 7 parti e tirate la sfoglia sottile, inserite il ripieno al centro 
    6. Premete leggermente i bordi per sigillare il fagottino e arrotolateli verso l'interno. 
    7. Spennellate delicatamente la pasta con l'uovo sbattuto. 
    8. Infornate per 40 minuti fino a che apparirà leggermente dorata. Poi abbassate la temperatura a 180 gradi e cucinate per ulteriori 30 minuti. Va servita calda o al massimo a temperatura ambiente.
    Vi lascio alcune foto di St Ives che ho preso in rete, hanno tutte la fonte eccetto la prima perchè non sono riuscita a ritrovarla. 

    fonte
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    Se volete continuare a viaggiare un pò, qui  potete trovare altre splendide foto della Cornovaglia .. Buona "La via dei sapori" a tutti! Saremo in Inghilterra fino a fine ottobre .. qui trovate tutte le info per unirvi al nostro viaggio!
    Approfitto inoltre di questa ricetta per partecipare al contest di Camilla "Il viaggio in un piatto"