Partiamo dal presupposto che il primo e totalmente fallimentare tentativo di preparare le meringhe risale a quando avevo l'apparecchio ai denti e lo zaino invicta in spalla. Da allora, non ci avevo mai più riprovato, rassegnandomi ad acquistarle già pronte in pasticceria qualora me ne venisse voglia.
Adesso però, si era riacceso in me il desiderio di riprovarci.
Il post di speedy sulle meringhe di qualche settimana fa, la spiegazione dettagliatissima che avevo letto su menù turistico e due albumi in frigo da "investire" erano stati lo stimolo che cercavo.
Essendomi documentata, ho scoperto che esistono meringhe alla francese e meringhe all'italiana e infiniti modi di prepararle. Io mi sono buttata sulle meringhe alla francese, rimandando le sperimentazioni ad eventuali prossime volte! In tutta onestà non credevo più di tanto, che avrei prodotto qualcosa di commestibile.
Preambolo concluso!
Adesso veniamo alla ricetta. Alessandra Gennaro sottolineava come la precisione nelle misurazioni fosse importante per la buona riuscita delle meringhe e quindi ho fatto tutto con calma e oculatezza, pur non perdendomi lo spettacolo di mio figlio che ballava a ritmo di sbattitore elettrico! ;)
Difficoltà: alta
Cottura: 1h e 45 min + riposo in forno
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Meringhe in fieri |
Preparazione: 30 minuti
Costo: basso
Ingredienti: (per 18 meringhe)
- 90 g di albumi (2 albumi)
- 180 g di zucchero a velo setacciato
- 1 cucchiaio di succo di limone
- 4 gocce di aroma alla vaniglia Flavourart
- Crema di cioccolato "Il sogno di Bruma" Peyrano
- Cuoricini di zucchero Guenthart
Preparazione:
Avrei dovuto tirare gli albumi fuori dal frigo almeno un'ora prima di iniziare a montarli ma me ne sono dimenticata e così li ho montati freddi, incrociando le dita (di mani e piedi!)
Ho versato il succo di limone alla base della mia ciotola e vi ho inserito gli albumi. Ho iniziato a montare gli albumi con lo sbattitore a velocità minima per poi arrivare gradualmente al massimo. Ho lavorato gli albumi per una decina di minuti e quando hanno iniziato a diventare sodi ho spolverato lentamente e a più riprese con lo zucchero a velo che setacciavo contemporaneamente. (Sulla quantità di zucchero da mettere, ho pesato gli albumi e ho messo esattamente il doppio di zucchero a velo setacciato.)
L'impiccio di non aver setacciato lo zucchero prima, mi ha aiutato a lavorare il composto con calma, lasciando che le meringhe inglobassero l'aria necessaria e si fondessero con lo zucchero.
Alla fine, il composto era sodissimo e di un bianco perla magnifico.
A questo punto, con una sac à poche senza bocchetta ho formato delle meringhe di diametro 4-5 cm che sono andata a posare su una teglia piatta ricoperta di carta da forno. Non occorre distanziare troppo le meringhe, poichè non cresceranno con la cottura: sarà sufficiente posizionarle a 2 cm di distanza l'una dall'altra.
Ho infornato le meringhe in forno preriscaldato a 100 gradi e le ho fatte cuocere per un'ora e quarantacinque minuti, poi ho aperto il forno leggermente e le ho lasciate asciugare fin quando il forno si è raffreddato completamente. E'importante aprire il forno per evitare che si formi umidità, la quale rende incerto il processo di asciugatura delle meringhe!
Quanto alla cottura, dato che le mie meringhe erano piccole, ho sperato che farle cuocere 1 h e 45 min fosse sufficiente.
Ho letto che c'è chi inforna le meringhe dopo aver tenuto il forno acceso a temperature alte (dai 200 gradi in sù) per almeno un'ora. Quindi l'idea sarebbe quella di preparare un secondo o un primo al forno, spegnerlo e inserire immediatamente le meringhe sfruttando il calore inglobato dalla precedente cottura e lasciare asciugare (con forno socchiuso) le meringhe per circa 8 ore.
Il gioco è fatto, ho staccato le meringhe dalla carta da forno e le ho conservate in una scatola di latta.
Se poi non vi basta aver fatto delle ottime meringhe e volete renderle più golose, potete farcirle come ho fatto io. Con un coltello ho ricavato una fessura quasi alla base delle meringhe e, molto delicatamente, l'ho riempita con la crema di cioccolato con bacche di vaniglia bourbon "Il sogno di Bruma" di
Peyrano che custodivo gelosamente in frigo e infine ho decorato con i cuoricini
Guenthart che vi avevo mostrato
qui.
E adesso vi lascio alle immagini ..