In quest'ultimo periodo sono stata un pò assente dal mio blog e di conseguenza anche dai vostri, ve ne sarete accorti. In realtà, ogni mattina come sempre, mentre sorseggiavo il caffè davo una sbirciatina veloce e poi mi mettevo a studiare. Sono stata travolta dalla preparazione per i TFA (tirocini formativi attivi) alias corsi abilitanti all'insegnamento e mi auguro di cuore che voi non sappiate nemmeno di cosa si tratti. "L' affare preselezione" si inserisce nell'ambito della cattiva gestione delle problematiche legate a questo o quell'altro settore in Italia. La questione scuola, i tagli che il vecchio ministero ha apportato e tutto l'esercito di precari e gente saltellante da una scuola all'altra non bastavano a far capire che prima di inserire altri insegnanti, occorreva creare nuovi posti, puntare ad esempio sui pensionamenti - accelerandoli e non ostacolandoli oltremodo - al fine di diminuire il numero dei perdenti posto, dei precari e di tutti gli insegnanti italiani in balia di loro stessi. Mia mamma che insegna da 30 anni, ed è titolare di cattedra da almeno 15, l'anno scorso è stata dichiarata "perdente posto" e fatta fiondare in una scuola a 50 km di distanza da dove vive. Quest'anno cambierà nuovamente scuola .. E lei, quantomeno, continua a lavorare. Al fronte di una simile situazione, il MIUR che fa? Organizza i corsi abilitanti (ex sis) e affida la gestione delle preselezioni all'istituto CINECA al quale viene chiesto di elaborare i test preselettivi - che sono stati identici in tutte le università italiane - relative alle varie discipline di insegnamento. Cineca elabora i test, li invia al MIUR ma poichè loro -gli scienziati del miur - ritengono che siano troppo semplici, viene chiesta la stesura di ulteriori test. I succitati test hanno fatto strage di aspiranti docenti. Pieni di errori, incongruenze, imprecisioni, domande che si prestavano a varie interpretazioni, errori di battitura, oltre che quesiti assolutamente improponibili. In molte classi di concorso, la preselezione è stata superata (con voti bassissimi) da meno del 10% di candidati. Alcune università, hanno registrato 0 ammessi, altre 3 ammessi su 150/200 candidati etc. Capirete che c'è qualcosa che non va. E' scandaloso. Non siamo certo un esercito di ignoranti. E' scandaloso inoltre pensare che si possa saggiare la preparazione di un insegnante con domande "minuzionistiche" in stile quizzone di Gerry Scotti.
Non ho ancora avuto i risultati ma non credo che sia andato bene. Sfido anche l'insegnante più preparato a rispondere correttamente a test simili. In compenso, ho superato la preselezione di Arabo e quindi passerò comunque l'estate sui libri. (Ovviamente, organizzano il tfa di arabo ma non sono ancora state istituite le cattedre di arabo) Per il resto, tramite facebook (consentitemi di dirlo - strumento fondamentale in casi come questo!) ci stiamo muovendo con lettere di contestazione e raccolte firme che sono state inviate alle principali testate giornalistiche oltre che ai sindacati e ovviamente al MIUR.
Oltre ai link che vi ho segnalo di seguito
vale la pena leggere la lettera che posto di seguito e che potrete trovare qui
Inoltre, tra i gruppi presenti su facebook, cito "INSEGNANTI TERZA FASCIA" "TFA INGLESE GRUPPO DI STUDIO" e TFA LINGUA INGLESE se siete insegnanti e volete partecipare - attivamente o semplicemente sostenendoci - potete farlo chiedendo di essere inseriti nei gruppi.
Lettera aperta al Ministro Profumo sui test di ammissione ai TFA di numerose società scientifiche
Di Giuliano Volpe (del 01/08/2012 @ 21:12:44, in Blog, letto 614 volte)
Riporto il testo della Lettera aperta inviala al Ministro Profumo sulla vicenda dei test di ammissione ai TFA da parte di numerose società scientifiche e coinsulte universitarie dell'area 10 del CUN. In qualità di Presidente della SAMI, oltre che come Rettore dell'Università di Foggia, ho anch'io ho sottoscritto e contribuito alla predisposizione della lettera.
Luglio 2012
Lettera aperta
al Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
Prof. Francesco Profumo
al Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
Prof. Francesco Profumo
e per conoscenza al Presidente del CUN Prof. Andrea Lenzi
ai rappresentanti dell’Area 10 CUN Proff. Stefano Tortorella,
Giacomo Manzoli, Laura Restuccia
al Presidente della CRUI Prof. Marco Mancini
ai rappresentanti dell’Area 10 CUN Proff. Stefano Tortorella,
Giacomo Manzoli, Laura Restuccia
al Presidente della CRUI Prof. Marco Mancini
Nella nostra qualità di Consulte, di Società scientifiche dell’Area 10 CUN non possiamo tralasciare quanto avviene a livello nazionale nelle prove di accesso al Tirocinio Formativo Attivo (TFA) che si stanno svolgendo in questo periodo.
Articoli di giornale anche di autorevoli autori, proteste da parte dei partecipanti alle prove stesse, commenti da più parti, primi angosciosi risultati (quante sedi con zero ammessi!) per prove già espletate ben dimostrano un generale depauperamento della nozione di cultura. In primis nella scelta dei quesiti: spesso ambigui, errati, catalogabili più come dati di enigmistica che come dimostrazioni di saperi. Vincono forse il merito, il sapere, il saper fare, le competenze? Vince la fortuna, in massima parte.
Le persone che si presentano a questi concorsi e che noi abbiamo formato nelle nostre università sono le staffette dell’avvenire, delle giovani generazioni presenti e future. In maggioranza già insegnanti, da anni.
Tra i partecipanti abbiamo tutti riconosciuto nostri ex studenti preparatissimi, e avviliti da anni di precariato, anche dottorandi e dottori di ricerca con avvenire più che incerto.
Articoli di giornale anche di autorevoli autori, proteste da parte dei partecipanti alle prove stesse, commenti da più parti, primi angosciosi risultati (quante sedi con zero ammessi!) per prove già espletate ben dimostrano un generale depauperamento della nozione di cultura. In primis nella scelta dei quesiti: spesso ambigui, errati, catalogabili più come dati di enigmistica che come dimostrazioni di saperi. Vincono forse il merito, il sapere, il saper fare, le competenze? Vince la fortuna, in massima parte.
Le persone che si presentano a questi concorsi e che noi abbiamo formato nelle nostre università sono le staffette dell’avvenire, delle giovani generazioni presenti e future. In maggioranza già insegnanti, da anni.
Tra i partecipanti abbiamo tutti riconosciuto nostri ex studenti preparatissimi, e avviliti da anni di precariato, anche dottorandi e dottori di ricerca con avvenire più che incerto.
Se poi ci soffermiamo su risultati già affissi e che riguardano più da vicino le discipline dell’Area 10 CUN profondi interrogativi si pongono sulle politiche culturali, sulle politiche linguistiche del nostro Paese … Sottesi a questi quiz si profilano modelli di insegnamento in cui le facoltà critiche vengono rimosse e mortificate a favore di un ibrido “minuzionismo”, con buona pace di quei descrittori di Dublino che cadenzano le declaratorie di tutte le classi di laurea triennali e magistrali.
Come Facoltà (seppure trasformantisi in Dipartimenti) abbiamo allestito corsi di laurea magistrale abilitante: con quali ingredienti imbandire la tavola, se le prove di accesso al TFA si sono avvalse di nozionismo sotto il suo aspetto più negativo, di curiosità, di aneddotica?
Come Facoltà (seppure trasformantisi in Dipartimenti) abbiamo allestito corsi di laurea magistrale abilitante: con quali ingredienti imbandire la tavola, se le prove di accesso al TFA si sono avvalse di nozionismo sotto il suo aspetto più negativo, di curiosità, di aneddotica?
E ancora: in una fase di profondi cambiamenti organizzativi, di un’Università da anni cantiere aperto, di grandi difficoltà finanziarie sono state il più possibile messe in atto mobilitazioni straordinarie di docenti e collaboratori amministrativi, approntate accurate misure di sicurezza, controllo e vigilanza per garantire ai partecipanti il massimo rigore nella gestione dei test. Che cosa succederà ora? Difficile avanzare previsioni…
Chi lavora nell’Università, affinché essa sia realmente di qualità, libera e democratica non può accettare in silenzio questa ulteriore pagina nera dell’Università e della Scuola italiane.
È una protesta, un appello, una richiesta di modalità di valutazione consone alla professione di insegnante, di correttivi dei risultati di questa prima e fondamentale tappa concorsuale che dimostrino determinata e concreta consapevolezza di che cosa sia una cultura di crescita del nostro Paese.
Chi lavora nell’Università, affinché essa sia realmente di qualità, libera e democratica non può accettare in silenzio questa ulteriore pagina nera dell’Università e della Scuola italiane.
È una protesta, un appello, una richiesta di modalità di valutazione consone alla professione di insegnante, di correttivi dei risultati di questa prima e fondamentale tappa concorsuale che dimostrino determinata e concreta consapevolezza di che cosa sia una cultura di crescita del nostro Paese.
Firmatari
ADI (Associazione degli Italianisti)
ADUIM (Consulta dei Musicologi Universitari)
AIA (Associazione Italiana di Anglistica)
AICC (Associazione Italiana di Cultura Classica)
AIFG (Associazione Italiana di Filologia Germanica)
AIG (Associazione Italiana di Germanistica)
AIR (Associazione Italiana di Romenistica)
AISC (Associazione Italiana di Studi Catalani)
AISI (Associazione Italiana di Studi Iberoamericani)
AISLLl (Associazione Internazionale per gli Studi di Lingua e Letteratura Italiana)
AISPEB (Associazione Italiana di Studi Portoghesi e Brasiliani)
AISPI (Associazione Ispanisti Italiani)
ANDA (Associazione Nazionale Docenti di Anglistica)
ASLI (Associazione per la Storia della Lingua Italiana)
CAMC (Consulta Universitaria per l’Archeologia del Mondo Classico)
CISUECO (Centro Interuniversitario di Studi Ungheresi e sull’Europa Centro-Orientale)
COMPALIT (Associazione per gli studi di Teoria e Storia Comparata della Letteratura)
CoMUL (Consulta per il Medioevo e l'Umanesimo Latini)
CONFERENZA DEI PRESIDI delle FACOLTÀ DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE
CONSULTA di PREISTORIA e PROTOSTORIA
CONSULTA per le ARCHEOLOGIE POSTCLASSICHE
CONSULTA UNIVERSITARIA del GRECO
CONSULTA UNIVERSITARIA di TOPOGRAFIA ANTICA
CONSULTA UNIVERSITARIA per la STORIA GRECA e ROMANA
CUBN (Consulta Universitaria per la Civiltà Bizantina e Neogreca)
CUFIC (Consulta Universitaria di Filologia Classica )
CULCA (Consulta Universitaria di Letteratura Cristiana Antica)
CUSL (Consulta di Studi Latini)
CUT (Consulta Universitaria del Teatro)
SAMI (Società degli Archeologi Medievisti Italiani)
SFLI (Società dei Filologi della Letteratura Italiana)
SIFR (Società Italiana di Filologia Romanza)
SLI (Società di Linguistica Italiana )
SUSLLF (Società Universitaria per gli Studi di Lingua e Letteratura Francese)
ADUIM (Consulta dei Musicologi Universitari)
AIA (Associazione Italiana di Anglistica)
AICC (Associazione Italiana di Cultura Classica)
AIFG (Associazione Italiana di Filologia Germanica)
AIG (Associazione Italiana di Germanistica)
AIR (Associazione Italiana di Romenistica)
AISC (Associazione Italiana di Studi Catalani)
AISI (Associazione Italiana di Studi Iberoamericani)
AISLLl (Associazione Internazionale per gli Studi di Lingua e Letteratura Italiana)
AISPEB (Associazione Italiana di Studi Portoghesi e Brasiliani)
AISPI (Associazione Ispanisti Italiani)
ANDA (Associazione Nazionale Docenti di Anglistica)
ASLI (Associazione per la Storia della Lingua Italiana)
CAMC (Consulta Universitaria per l’Archeologia del Mondo Classico)
CISUECO (Centro Interuniversitario di Studi Ungheresi e sull’Europa Centro-Orientale)
COMPALIT (Associazione per gli studi di Teoria e Storia Comparata della Letteratura)
CoMUL (Consulta per il Medioevo e l'Umanesimo Latini)
CONFERENZA DEI PRESIDI delle FACOLTÀ DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE
CONSULTA di PREISTORIA e PROTOSTORIA
CONSULTA per le ARCHEOLOGIE POSTCLASSICHE
CONSULTA UNIVERSITARIA del GRECO
CONSULTA UNIVERSITARIA di TOPOGRAFIA ANTICA
CONSULTA UNIVERSITARIA per la STORIA GRECA e ROMANA
CUBN (Consulta Universitaria per la Civiltà Bizantina e Neogreca)
CUFIC (Consulta Universitaria di Filologia Classica )
CULCA (Consulta Universitaria di Letteratura Cristiana Antica)
CUSL (Consulta di Studi Latini)
CUT (Consulta Universitaria del Teatro)
SAMI (Società degli Archeologi Medievisti Italiani)
SFLI (Società dei Filologi della Letteratura Italiana)
SIFR (Società Italiana di Filologia Romanza)
SLI (Società di Linguistica Italiana )
SUSLLF (Società Universitaria per gli Studi di Lingua e Letteratura Francese)
Cara Serena, che situazione di merda..che schifo ! Mia mamma ha insegnato per una vita. E' in pensione da qualche anno.
RispondiEliminaEppure la scuola e l'istruzione sono due elementi fondamentali per la crescita e lo sviluppo di un paese delle generazioni future.
Ti abbraccio forte !
In bocca al lupo, è tutto quello che posso dire... Purtroppo quello dell'istruzione è diventato un campo minato in Italia. Inutile dire che è una vergogna tremenda...
RispondiEliminaSperiamo davvero che prima o poi qualcosa cambi.
Coraggio e buono studio!
Pensa che mia mamma e' insegnante ma quando ho dovuto scegliere la scuola non ha voluto che prendessi la stessa strada anche se mi sarebbe piaciuto! Qui sono cose indecenti , vanno avanti per nepotismo e non c'e meritocrazia! Tutti questi test per le persone, e poi entrano in pochi!!!!' mi dispiace che sia così , ma ti auguro di cuore che tu riesca ad andare avanti!
RispondiEliminaUn abbraccio
L'aria di crisi si respira in tutti i campi, forse quello dell'istruzione è più penalizzato. In bocca a lupo, ciao.
RispondiEliminaPerchè persone che hanno studiato una vita, alcune purtroppo mantenendosi all'università con borse di studio perchè appartenenti a famiglie con reddito basso, che si sono laureate nei tempi stabiliti e con alti voti, che hanno creduto nella ricerca affidandosi a docenti che spesso invece hanno pensato soltanto a sfruttarli e a umiliarli (a volte a causa di forme di gelosia nei confronti dei loro stessi allievi), devono essere umiliate in questo modo con un concorso quale il TFA a dir poco vergognoso?
RispondiEliminaMa fino a quando lo stato italiano pretenderà che noi giovani continueremo a sopportare queste situazioni cosi' assurde?
Al di là della necessità di avere un posto di lavoro, (nella vita bisogna pur mangiare; non tutti hanno dei genitori che li possono mantenere in eterno) non c'è cosa più brutta di essere calpestati nella proprià dignità da quelli che Totò definisce come i cosiddetti "CAPORALI", (nel bellissimo film "siamo uomini o caporali").
Chiediamo soltanto di essere maggiormente rispettati e non più umiliati.
Non è giusto che la crisi la dobbiamo pagare soltanto noi giovani.
Non siamo noi i responsabili di questa crisi; paghino le persone che hanno sbagliato, non noi.
E' facile prendersela con i deboli; e' facile essere forti con i deboli; bisogna essere forti con i forti.
E' ora che la nostra classe politica cominci ad abolire i suoi privilegi, che si smetta di far lavorare con concorsi assurdi i loro parenti e lecchini vari totalmente incompetenti...
Ma questo non accadrà mai....