mercoledì 30 dicembre 2015

Omini di panpepato gingerbread men - ricetta senza burro

La ricetta che vi propongo oggi è di origine anglosassone e risale addirittura al 15esimo secolo, pare infatti che siano stati realizzati per la prima volta alla corte della regina Elisabetta I. Dall'Inghilterra questi biscottini speziati si sono diffusi in tutto il nord Europa e da qui in nord America fino a diventare un vero proprio must natalizio conosciuto in tutto il mondo. 


Ingredienti: ricetta realizzata e fotografata da Serena Gulino
200 g di farina 00
100 g di zucchero di canna
100 g di margarina vegetale (per me vallè agli 0mega 3)
4 cucchiaini da tè di spezie miste pain d'epices
la punta di un cucchiaino  di chiodi di garofano
1 pizzico di pepe bianco
1/2 cucchiaino di lievito
1 albume leggermente sbattuto
Preparazione:
  • Munitevi di una ciotola capiente dove verserete la farina e lo zucchero, le spezie, infine il lievito e la margarina ammorbidita a temperatura ambiente. 
  • Sbattete leggermente un albume e lavorate l'impasto fino a formare una palla soda, avvolgete in una pellicola e lasciate riposare in frigo per un paio di ore (potete anche lasciare l'impasto per 12 ore)
  • Al termine del riposo (ovvero quando sarete pronte!) tirate fuori dal frigo l'impasto, versate della farina sulla spianatoia e sul mattarello in modo tale da non creare attrito e stendete la pasta in modo molto sottile. 
  • Rivestite una teglia con carta da forno e adagiatevi i biscottini, leggermente distanziati (crescono pochissimo) 
  • Fate cuocere in forno preriscaldato a 180 gradi modalità ventilata per 15 minuti, fin quando si saranno leggermente bruniti. Lasciateli raffreddare e conservateli in un barattolo a chiusura ermetica.

.. E adesso una piccola riflessione .. 
Come preannunciato nel post precedente, sono tornata a regnare nel mio piccolo blog!
La mia assenza è stata causata principalmente da una totale carenza di tempo accompagnata da una voglia di spadellare che andava poco oltre il normale rituale della cena e seguita dalla voglia inesistente di fotografare i piatti quelle rare volte in cui preparavo qualcosa di più buono, creativo, nuovo. 
Oggi questa voglia sembra essere tornata ed eccomi qui con un primo post ad augurarvi uno splendido inizio di anno nuovo! 
L'anno che sta per concludersi è stato ricco di eventi e carico di affetti e, proprio sul finire, mi ha regalato il lavoro che desideravo tanto, in grado di offrirmi stabilità e tempo per la mia famiglia. 
Mi ha fatto capire che i rapporti di conoscenza, amicizia e stima che avevo costruito e coltivato giorno per giorno, rimarranno per sempre nel mio cuore, nel quale ci sarà senz'altro spazio per nuove esperienze e nuovi affetti. Non posso far altro che dire grazie alla vita e augurare a tutti voi tanta serenità in questo nuovo anno che sta per arrivare.

mercoledì 23 dicembre 2015

La tavola delle feste con le allergie

Carissimi,
manco irrimediabilmente dal mio blog da ormai troppo tempo, ma prometto di tornare presto a postare, del resto in questi lunghi mesi ho continuato a cucinare ma ho sperimentato pochissimo e ho riproposto molti dei piatti che sono già presenti nel blog, ora con qualche variante ora lasciando totalmente invariate le ricette.
Siamo a ridosso del Natale e stamattina mi accingo a preparare i biscotti e più tardi sarà la volta dei panettoni, in modo tale da aver tutto freschissimo per la vigilia!
Ringrazio di cuore chi in questi mesi ha continuato a scrivermi, qui, in privato o su facebook (chiedendomi dietro quale nome potermi trovare dato che  disertavo anche l'account collegato al blog!) e vi lascio con un post scritto due anni fa che mi sento in dovere di condividere ancora una volta - anche se copiato e incollato - perchè questo blog continui ad avere un senso. 

La tavola delle feste con le allergie

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La casa è addobbata, le finestrelle del calendario dell'avvento sono quasi tutte aperte, abbiamo preparato l'albero, c'è una bella ghirlanda alla porta e fatto sì che in ogni stanza si respirasse un pò di atmosfera natalizia, quest'anno c'è persino un piccolo presepe in soggiorno che cerca disperatamente di resistere alle imboscate del nanerottolo.
Ora che è tutto pronto, mi devo occupare di altre piccole cose irrinunciabili, ovvero i biscottini, il torrone e il panettone che in questo momento è alla II lievitazione e infine di acquistare qualche regalino.
Quest'anno nel paese in cui vivo l'aria di festa si sente appena, poche le luminarie e i negozietti sono meno forniti degli altri anni. Una tradizione che invece che non manca di far sentire l'aria natalizia è quella realizzata dal gruppetto dei ragazzi della "ninna", ovvero una piccola banda itinerante composta da musicisti travestiti da Babbo Natale, che da tradizione la settimana prima di Natale vanno in giro per le vie principali del paese suonando le nenie più famose della tradizione natalizia.
Per i bambini è un appuntamento immancabile e una grande fonte di gioia e stupore, lo è stato per me e adesso lo è per mio figlio.
Dato che le feste sono alle porte, ho pensato di condividere qualche informazione - anche di altro genere - per arrivare preparati a casa di amici e parenti!
Vi indicherò quello che non mancherà nella mia lista della spesa, vi darò qualche suggerimento e, in particolare, alcuni consigli per rendere davvero liete le serate trascorse in compagnia.
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  • Diversi brick di Latte di riso: per preparare dolci e besciamella
  • Latte di mandorla: fatto in casa o acquistato per preparare dei dolci.
  • Latte di soia: per fare la ricotta e formaggi spalmabili
  • Pangrattato per le panature
  • Semi di canapa decorticata: da usare al posto del parmigiano, adatti anche alle panature, sono buonissimi e nutrienti.
  • Frutta a guscio: noci, nocciole, pistacchi, pinoli tritati tutti assieme, da sostituire al parmigiano
  • Margarina 100% vegetale e Strutto: da sostituire al burro.

Be a palProtect a life from food allergies. Se invitate a pranzo o a cena un allergico (grave), sarebbe bene che a tavola non ci fossero  allergeni. Se proprio non potete evitarlo, informatevi, non abbiate timore a chiamare i genitori se si tratta di un bambino oppure, nel caso di un adulto, chiedete informazioni direttamente all'interessato. Se acquistate qualcosa di semilavorato, leggete bene gli ingredienti e non buttate l'involucro in modo da mostrarlo eventualmente alla persona interessata.
Sappiate che portando sulla vostra tavola degli allergeni, mettete a rischio la vita di una persona. Specie quando si prepara per molti, è difficile tenere sotto controllo la situazione in cucina e banali distrazioni, come usare lo stesso cucchiaio mentre si preparano due sughi o altro, possono accadere facilmente e avere conseguenze che andranno dall'essere poco piacevoli a essere molto gravi.

  • Lavatevi le mani non appena vi alzate dalla tavola: Lavatevi bene le mani prima di toccare un allergico - nel mio caso - ai latticini, soprattutto se avete mangiato stuzzichini - come patatine al formaggio o tocchetti di formaggio - o altro contenente l'allergene.
  • Dato che durante le feste, ci si fa gli auguri accompagnati (spesso) dal bacio, lavatevi (anche) la bocca se avete mangiato pietanze ricche di formaggio. Pensate che il regalo più grande che farete al bambino (e ai suoi genitori) non sarà quello che acquisterete nei negozi di giocattoli bensì accoglierlo in un clima sereno in cui l'unico rischio che si corre è quello di appesantirsi con la ricca cena! 
  • Natale è principalmente la festa dei bambini, se per motivi diversi non potete preparare un panettone che possa essere mangiato da tutti (cioè senza allergeni), sappiate che esistono in commercio dolci e panettoni certificati. Chiedete in farmacia oppure nei negozi che vendono prodotti naturali sparsi in tutta Italia.  
  • Infine, se questo post dovesse sembrarvi "eccessivo", vorrà dire che questo blog non fa per voi. 
Prima di passare agli auguri, vi propongo una raccolta di idee milk-free (che completerò in settimana aggiungendo il panettone e tanti altri biscottini) composta prevalentemente da dolci, da cui prendere spunto per le feste.










Biscotti natalizi decorati con la glassa










Il torrone di mandorle









Ghoriba ovvero i misteriosi biscotti di semola marocchini







Biscotti con farina di riso e mais e composta di frutta di bosco








Biscotti alla maionese (senza latte e senza burro)








Biscotti tipici siciliani (senza latte) ripieni di marmellata di mele cotogne








Tartellette con crema di mandorle ciuffetti di panna e pistacchio di Bronte









Mi piacerebbe che una persona con allergie alimentari fosse trattata come l'ospite d'onore a tavola e non come un problema da risolvere


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Mi piacerebbe che parenti e amici comprendessero la gravità di un "incidente di percorso"

Che almeno nelle grandi occasioni ci fosse serenità tra i commensali

Che il papà e la mamma non dovessero sorvegliare il figlio e ricordare a chiunque gli si avvicini, di lavare le mani e pulirsi bene anche la bocca prima di sbaciucchiarselo  



.. Vorrei non dover pensare a queste cose e soprattutto pensare di doverle vivere .. 


Infine vorrei che sapeste che una persona con allergie alimentari è identica a tutti gli altri, è  un adulto molto accorto che fa continue rinunce ma è anche un bambino che sta bene quando ha accanto a sé persone intelligenti. 



sabato 6 giugno 2015

Torta cioccolattosa con cioccolato fondente e dolcificante (senza burro, senza latte e senza zucchero)

Carissimi, 
un post con il dolce ancora tiepido, tipico di una foodblogger agli inizi .. o alla fine!! Preparato, assaggiato, fotografato e postato quasi in tempo reale. Mi scuso infatti per la foto che sicuramente non è delle migliori ma ho perso un pò la voglia degli "altarini" da foodblogger e spero che possiate percepirne comunque la bontà e la morbidezza.
Stasera, mentre il mio compagno guardava la partita, ho deciso di far felice il mio nanerottolo e ho ceduto con il più seducente degli ingredienti: la cioccolata! 
Per abbassare le calorie della cioccolata e delle ben 4 uova, ho usato il dolcificante e mi illudo di esser riuscita nell'intento .. 
Non facevo un dolce da un bel pò e sono stata attenta ai vari passaggi come facevo agli inizi. L'atmosfera nella mia cucina era quella di sempre. Lui che saliva e scendeva dalle sedie per non perdersi nessun dettaglio, farina ovunque e delirio da dolce! E' stato come tornare indietro di qualche anno quando sfornavamo leccornie giorno dopo giorno! Bene, la colazione di domani è pronta, la cucina è ancora in disordine e io sono pronta per augurarvi la buona notte!
Ingredienti: (stampo a ciambella da 26)
250 g di cioccolato fondente sciolta a bagnomaria
20 g di dietor in polvere
100 g di margarina vegetale 
100 latte di riso
200 g farina 
½ bustina di lievito
4 uova
Un cucchiaino da caffè solubile sciolto in un goccio d'acqua calda
Preparazione:

  • Sbattete le uova a lungo e nel frattempo sciogliete il cioccolato a bagnomaria e quando sarà liquido aggiungetevi la margarina a tocchetti e amalgamate fino a che si sarà sciolta. Aggiungete il caffè al composto
  • Accendete il forno in modalità ventilata a 180 gradi.
  • Nel frattempo unite la farina e il dolcificante alle uova ben montate e continuare a lavorare il composto, aggiungete il latte e infine il composto a base di cioccolata fondente.
  • Continuate a lavorare il composto finchè sarà omogeneo e completate con il lievito. 
  • Oleate e infarinate lo stampo, versatevi il composto e infornate.
  • Cuocete per 18 minuti e fate la prova stecchino, la consistenza deve essere morbida e lo stecchino dovrà uscire leggermente bagnato. 
  • Spolverate di zucchero a velo e servite.

sabato 23 maggio 2015

Marmellata di fragole


La preparazione della marmellata di fragole è semplicemente intuitiva, a maggior ragione se si usa il fruttapec. L'ho usato tantissime volte e continuo ad acquistarlo perchè mi consente di preparare delle ottime marmellate evitando di tener acceso il gas per ore e risparmiando soprattutto il preziosissimo tempo! Considerando la sterilizzazione, la cottura della marmellata e la preparazione della frutta, in un'ora la mia marmellata era pronta. A proposito del fruttapec, se preferite una marmellata più dolce (ma vi assicuro che se la frutta è matura non occorrerà!), potete scegliere il fruttapec 2:1, ovvero metà frutta, metà zucchero. 
Vi lascio alla preparazione e poi ad alcune foto della nostra colazione domenicale con marmellata su fette di pane in cassetta, fragole, yogurt di soia home-made e un misto di semi!
Ingredienti:
1 kg abbondante di fragole (al netto)
1 busta di fruttapec 3:1 
350 g di zucchero semolato
Preparazione:

  • Lavate accuratamente le fragole, privatele delle foglioline e tagliatele a pezzetti molto piccoli.
  • Inseritele in una pentola capiente e aggiungete lo zucchero e il fruttapec.
  • Mescolate bene e fate cuocere a fuoco medio. 
  • Mescolate continuamente per evitare che durante la cottura si attacchi. Fate cuocere per almeno 10 minuti a fuoco un pò più basso.
  • Contemporaneamente inseriti i vasetti in un bollitore e sterilizzateli. Io a uso lo sterilizzatore per i biberon di mio figlio e in tre minuti i vasetti sono pronti. 
  • Spegnete il gas e schiumate.
  • Invasate subito mentre la marmellata e i vasetti sono bollenti, aiutandovi con un imbuto in modo da non sporcare il collo dei vasetti. 
  • Chiudete con molta energia e capovolgete i vasetti. Lasciateli così fin quando non saranno perfettamente freddi e conservateli in una stanza con poca luce e fresca. 



lunedì 18 maggio 2015

La Via dei Sapori - post di riepilogo e raccolta italiana


Carissime,

finalmente oggi riesco a postare l'articolo di chiusura della nostra raccolta. Quest'ultimo mese i contrattempi sono stati la mia quotidianità e ho accumulato talmente tanti ritardi che mi ci vorrà un pò per smaltirli tutti!

A partire dalla Francia che è stata giocata soltanto a quattro mani, siamo state in Spagna e poi con altrettanta gioia siamo approdate in Marocco e quindi in Grecia per risalire verso il Nord Europa passando per l'Inghilterra e trascorrere infine il Natale in Finlandia.
Ci siamo spostate quindi negli Stati Uniti d'America e il nostro viaggio si è concluso proprio in Italia.
Le cucine che ho amato di più sono state sicuramente quelle mediterranee e l'Inghilterra, che mi ha sorpreso molto perchè ho scoperto una cucina ricca di storia che in realtà non conoscevo affatto.
Tra i libri di cui faccio tesoro e dai quali ho appreso tantissimo, i seguenti valgono una bella lettura:
In questo post, oltre a lasciarvi il pdf con le 60 ricette, desidero soprattutto ringraziare tutte le amiche blogger che hanno partecipato al nostro viaggio e si sono prestate al nostro gioco di ricerca o riscoperta. Non posso non ricordare in particolare Nada del blog Multinational cook che ha contribuito in maniera generosa alla tappa marocchina, Rosa del blog Non solo cucine isolane protagonista della tappa italiana con tantissime ricette di famiglia e Camilla del blog La cascata dei sapori che ha partecipato a quasi tutte le tappe. Infine  Carla del blog Arbanella di basilico puntualissima amica che ha fatto parte del nostro viaggio sin dall'inizio.
Un ringraziamento particolare va infine ad Arianna, mia compagna di viaggio e di progetto, grazie alla quale tutto ha preso forma.  Qui troverete il post riassuntivo di Arianna  e spero di riprendere presto le fila del mio bloggino!



martedì 21 aprile 2015

Piatti italiani per La via dei sapori


Carissimi,

la rubrica "La via dei Sapori" è agli sgoccioli e ho pensato di raggruppare in un unico post alcune delle ricette che avevo in archivio le quali, oltre a rappresentare la cucina italiana, sono sempre richiestissime nella mia cucina!
Vi lascio alle ricette e vi ricordo che per partecipare c'è tempo fino a fine aprile! 
Iniziamo con un primo che può essere considerato un piatto unico ovvero La Pappa al Pomodoro, poichè molto nutriente e gustoso. E' adatto ai bambini ma vi assicuro che non dispiacerà nemmeno agli adulti! Scegliete dei pomodori dolci e basilico fresco e, se ne avanza, conservatela in frigo e mangiatela fredda, il giorno successivo. La pappa al pomodoro è un piatto povero della cucina contadina toscana ma diffuso in tutta Italia e, come tutti i piatti da riciclo, non ha una ricetta ben precisa dato che le quantità si adattavano alla disponibilità degli ingredienti. 
Ingredienti: (per due porzioni abbondanti)
1 kg e 1/2 di pomodori da sugo
350 g di pane toscano raffermo a fette
brodo vegetale qb
zucchero
aglio
basilico
olio extravergine di oliva
sale
pepe
Preparazione:
  • Incidete i pomodori con una croce e immergeteli in acqua bollente per meno di un minuto, scolateli, pelateli e passateli. 
  • Strofinate le fette di pane raffermo con uno spicchio d'aglio
  • Distribuite sul fondo di una casseruola capace uno strato di fette di pane raffermo, coprite con parte del pomodoro passato, poi fate un altro strato di pane e un altro strato di passata, condite con 5 cucchiai di olio, un pizzico di zucchero, uno di sale, una macinata di pepe, qualche foglia di basilico e 3 mestoli di brodo caldo.
  • Portate la casseruola sul fuoco e cuocete sulla fiamma per almeno un'ora mescolando di tanto in tanto per sminuzzare il pane.
  • Servite la pappa al pomodoro completando con foglioline di basilico fresco, un filo d'olio e pepe appena macinato.

Proseguiamo adesso con un primo piatto che porta tutto il sapore delle coste siciliane. Al pesce spada ho accostato le melanzane e il ciliegino di Pachino IGP avvolti nel Monti Iblei della sottozona "Gulfi", ovvero un olio fruttato di colore verde e dal sapore intenso tendente al piccantino che viene prodotto a Chiaramonte Gulfi, paese in cui vivo.
Saranno in pochi a conoscere Chiaramonte ma il nome non sfuggirà certo agli intenditori di olio dato che questo paesino del sud dell'isola, oltre ad avere la maggior concentrazione di uliveti della zona, è famoso ormai in tutto il mondo per la produzione di olio dalle caratteristiche organolettiche davvero uniche. 

Ingredienti:

Spaghettoni
1/2 melanzana
10 pomodorini varietà ciliegino IGP Pachino
2 fettine di pesce spada fresco tot. 300 g
1 spicchio di aglio
4 cucchiaini da tè di triplo concentrato di pomodoro Mutti
2 cucchiaini da tè di capperi sotto sale
pepe rosso qb
sale di Maldon qb
vino bianco
pinoli qb
olio extra vergine di oliva dop Monti Iblei "Gulfi"
Regione di appartenenza: Sicilia
Preparazione:
  1. Mettete i capperi a dissalare in acqua per 30 minuti e cambiate l'acqua almeno 2 volte.
  2. Tagliate la melanzana a dadini non troppo piccoli
  3. Tagliate il pomodorino in 4 parti
  4. Prendete le fette di pesce spada, togliete la pelle esterna e privatelo dell'osso, a questo punto tagliatelo a dadini. 
  5. Fate rosolare l'olio con l'aglio, non appena l'olio inizia a sfrigolare aggiungete la melanzana, quindi il pomodoro, un cucchiaino di capperi dissalati e un cucchiaino di triplo concentrato di pomodoro. 
  6. Dopo circa 5 minuti di cottura unite i tocchetti di pesce spada, sfumate con un pò di vino bianco e fate cuocere per 3 minuti.
  7. Aggiustate di sale e pepe.
  8. Prelevate 1/3 del condimento, aggiungentevi 3 cucchiaini di triplo concentrato e una spolverata di pepe rosso e passate tutto al minipimer riducendolo in purea.
  9. Lessate gli spaghetti in acqua salata e tirateli fuori al dente, scolateli e saltateli in padella con il condimento al quale aggiungerete 3 o 4 cucchiai di purea. 
  10. Servite con un trito di pinoli.


Il torrone di mandorle è un dolce natalizio tipico della tradizione contadina siciliana. Ci sono tantissime micro-varianti nella preparazione e nella scelta delle essenze. Ad esempio a noi il torrone piace con le mandorle spellate, molti invece lasciano la pellicina che conferisce al torrone un colore marrone scuro e un gusto più intenso, alcuni lo aromatizzano con la scorza d'arancia grattugiata, altri preferiscono il limone o il mandarino. 
Infine, uno strumento importantissimo per la realizzazione del torrone è la spianatoia che deve essere rigorosamente in marmo. 


Ingredienti:
500 g di mandorle
300 g di zucchero semolato
la scorza grattugiata di mezzo mandarino
Strumenti:
cucchiaio in legno
teglia da forno
carta da forno
spianatoia in marmo
mattarello
2 pentole
Preparazione
  • Per prima cosa occorre spellare le mandorle, per far ciò, abbiamo preso una pentola di grandezza media, l'abbiamo riempita d'acqua e non appena l'acqua è andata in ebollizione, vi abbiamo versato le mandorle per sbollentarle e facilitare così l'eliminazione della pellicina. ImportanteSbollentate le mandorle in 4 volte: inserite circa 100 g di mandorle per volta e una volta sbucciate, fatene sbollentare delle altre. Dato che per sbucciare le mandorle si perde un pò di tempo, sbollentandole tutte in un'unica volta, rischiereste di dover ripetere quest'operazione due volte!
  • Una volta sbollentate, abbiamo rivestito una teglia con carta da forno e abbiamo messo le mandorle a tostare in forno preriscaldato a 200 gradi. 5 minuti di cottura saranno sufficienti, comunque tiratele fuori appena doreranno! Abbiamo spento il forno e le abbiamo tenute in caldo all'interno, affinchè fossero ben calde quando il caramello sarebbe stato pronto.
  • A questo punto occorre fare il caramello. Abbiamo preso una pentola capiente, vi abbiamo versato la quantità di zucchero necessaria (500 g) e abbiamo fatto cucinare (senza mescolare) a fuoco medio-basso fin quando lo zucchero ha iniziato a imbrunirsi. Quindi abbiamo mescolato per favorire la liquefazione fin quando si è sciolto completamente.
  • Abbiamo versato le mandorle nella pentola contenente il caramello (a cui avevamo aggiunto la scorza  grattugiata di mandarino) e abbiamo mescolato energicamente con un cucchiaio di legno per fare amalgamare. Abbiamo versato il torrone sulla spianatoia e, molto velocemente, lo abbiamo steso con un mattarello e quindi tagliato. In questa fase bisogna essere molto rapidi, perchè, versando il torrone sulla spianatoia questo solidificherà subito!!!
  • Abbiamo lasciato raffreddare a temperatura ambiente e poi abbiamo conservato in una scatola in latta rivestita con carta da forno alternata alle fettine per evitare che si attaccassero tra di loro. 
  • Infine, il torrone viene suddiviso in strisce di circa 4 cm di larghezza che vengono quindi tagliate in quadrotti di circa 4 cm o un pò più piccoli!



    Arriviamo dunque a questi biscottini   ripieni di marmellata di mele cotogne che, ahimè, non rifaccio da tanto tempo! 

Ingredienti:
500 g farina OO 
500g farina semola di grano duro Molino Chiavazza
350 g di strutto
300 g zucchero
6 uova medie
16 g di lievito
1/2 cucchiaino da caffè di cannella
la buccia grattugiata di 2 limoni bio
marmellata bio di mele cotogne home made (qui la ricetta) 
Preparazione:
Ho mescolato tutti gli ingredienti, ho lavorato l'impasto fino a ottenere una palla soda e ho ricavato i miei biscottini. Ricordatevi di infarinare bene il piano di lavoro in maniera tale da fare scivolare il mattarello quando tirate la pasta a sfoglia. Ho fatto biscotti di diverse forme e grandezza, rotondi, a forma di fiore e alcuni molto grandi. Ovviamente più sarà sottile la vostra sfoglia, maggiore sarà la quantità di marmellata che riuscirete a mettere. Ho ricavato tante forme fin quando è finita la pasta, ho messo un cucchiaino di marmellata al centro di ciascuna forma e ho chiuso coprendo il biscotto con un'altra formina della stessa grandezza. Ricordatevi di chiudere bene il biscottino picchiettando con le punte delle dita per evitare fuoriuscite di marmellata durante la cottura.
Dato che per chiudere il biscotto può capitare che la pasta si allarghi troppo e che quindi la forma - nel caso specifico della forma a fiore - diventi un pò più bruttina, a biscotto chiuso, potete ripassare ulteriormente la formina, questo servirà a ridare una bella forma al biscotto ed eliminare la pasta in eccesso!
Ho infornato in forno preriscaldato a 180 gradi per 20 minuti o fin quando il biscotto sarà dorato e ho poi fat raffreddare sulla gratella.
L'impasto è friabile e leggermente croccante, davvero eccezionale. Le dosi sono per circa 6 teglie di biscotti e considerate che vi terranno impegnati per almeno 3 ore! Munitevi anche di tanta marmellata - a me ne sono serviti circa 800 g - e di almeno 3 contenitori che vi serviranno per conservare i biscotti. 
Trovo che siano ideali per colazione o merenda, da accompagnare a una tazza fumante di tè alla cannella o del gusto che più preferite! 

E chiudiamo la carrellata di ricette siciliane con la granita, la prima è quella tradizionale al limone 


In Sicilia è consuetudine consumare la granita a colazione abbinandola a una morbida brioche, la cosiddetta brioche con il tuppo! Quanto ai gusti, non c'è che l'imbarazzo della scelta, vanno da quella al cioccolato, al caffè, mandorle, gelsi neri, fragola, melone ed è ormai consuetudine, proprio come si fa con i gelati, combinare più gusti insieme.

Ingredienti (per 4 persone)
1 l di acqua
300 g di zucchero
1/2 bicchiere di succo di limone bio 

Preparazione
Ho unito lo zucchero all'acqua e ho portato a ebollizione mescolando di tanto in tanto. Ho lasciato che il composto si raffreddasse e ho aggiunto il succo di limone. Ho poi versato il tutto in una teglia di alluminio e ho riposto in freezer, controllando di tanto in tanto.
Non appena comincia ad addensarsi, occorre mescolare frequentemente per evitare che perda la morbidezza e quindi si ghiacci. Orientativamente potete fare un primo check dopo un'ora e poi ripeterlo ogni mezz'ora e mescolare. In genere bastano due ore. 
Sarà pronta, quando assume una consistenza morbida ma non acquosa.
Per chi come me non ha una gelatiera, questo è il modo migliore di preparare la granita siciliana. In ogni caso, per gustarla al meglio, è bene consumarla non appena è pronta. Altrimenti occorrerà mescolare ogni mezzora circa per mantenerla morbida ed evitare che si ghiacci. 
A proposito della quantità di limone, io ne ho messo un bicchiere intero e devo dire che il limone si è sentito di più, ma la ricetta originale ne prevede appunto 1/2. Quello che consiglio è di orientarsi sempre con i propri gusti. Versatene metà e assaggiate, se credete che si senta poco, aggiungete l'altro mezzo bicchiere come ho fatto io!

E infine la granita di anguria  che è forse quella che preferiamo di più!

Ingredienti (per 6 persone)
1 kg di polpa di anguria 
300 g di zucchero zefiro.



Preparazione
Ho tagliato l'anguria a pezzetti, vi ho aggiunto lo zucchero e ho frullato il tutto con il minipimer fino ad ottenere un succo cremoso. Ho versato il composto in una teglia di alluminio monouso e ho riposto in freezer per un paio d'ore, mescolando di tanto in tanto.