venerdì 20 settembre 2013

La merenda per la ricreazione: Muffin con mele pere e uvetta senza latte e derivati

Da quando mio figlio ha iniziato la scuola materna, oltre a provvedere alla merenda pomeridiana, per il primo mese dovrò dargli una merendina per la pausa delle 10,30. 
La scuola dell'infanzia è un momento importante, di distacco e di crescita e, in questo momento per lui, anche di sofferenza, di conseguenza mi piace coccolare un pò il mio cucciolo e rassicurarlo del mio affetto! Oltre a pensare a una merenda sana ed equilibrata, che non sia nè troppo pesante da digerire nè troppo calorica, mi piace scegliere qualcosa che non sporchi e che possa essere consumata facilmente, per questo motivo trovo che una tra le più adatte siano proprio i muffin nelle loro infinite varianti. 
La ricetta che vi propongo oggi è molto semplice ma buonissima e adatta anche ai più piccini. Si mantengono bene per circa 3 giorni (oltre non saprei dirvi!) e, se avete figli o mariti eccessivamente esigenti, (perchè, diciamocelo pure, avere dei bimbi a casa è la scusa ideale usata da noi adulti per farci qualche coccola in più!) scaldateli e saranno ottimi come appena sfornati!
Vi auguro buon w-end,
Serena












Preparazione
Ho acceso il forno a 190 gradi e ho preparato gli stampi da muffin con i pirottini di carta.
Ho fatto rapprendere l'uvetta (basta lasciarla in acqua per 5 minuti) e mi sono dedicata all'impasto. Ho mescolato per bene gli ingredienti traolta raffreddati, li ho conservati in una scatola di plastica e si sono  loro, quindi farina, zucchero, l'olio e le uova leggermente sbattute (con la forchetta). Ho unito a questo composto pere e mele fatte a pezzettini piccolissimi e spolverate con la cannella e infine l'uvetta (scolata e strizzata per bene). Ho mescolato ancora e poi, aiutandomi con un cucchiaio, ho versato il composto all'interno dei miei pirottini, riempiendoli poco più della metà. Ho infornato e ho lasciato cuocere 25 minuti. Terminata la cottura, ho spolverato con lo zucchero a velo. Una vmantenuti bene per 3 giorni.
NB: SE NON AVETE LA FARINA AUTOLIEVITANTE POTETE USARE TRANQUILLAMENTE UNA FARINA DOPPIO ZERO E AGGIUNGERE 1/2 BUSTINA DI LIEVITO (8g) ALL'IMPASTO.












Questa ricetta partecipa al contest "Back to school"  indetto dal blog L'alveare delle delizie


martedì 17 settembre 2013

Gelato al cioccolato senza gelatiera di Caroline Liddell e Robert Weir

E' ancora tempo di gelati?! Qui da me sì e, malgrado ci stiamo avviando inequivocabilmente verso l'autunno, continuiamo a mangiare il gelato con piacere! 
Per il resto, voi come state?! Come avete affrontato la ripresa?! Non so se sarà l'autunno o se il cambio di stagione non c'entri affatto ma sto lentamente uscendo da una pigrizia spaventosa. Non parlo di pigrizia "domestica" ma "bloggara", continuo a cucinare con il piacere consueto ma trovo più immediata la condivisione sulla mia pagina facebook  piuttosto che dilungarmi qui sul blog. 
L'anno scolastico è appena iniziato e, con esso, il grande passo della scuola materna alla quale ci stiamo abituando gradualmente. I primi due giorni sono andati molto bene, è rimasto volentieri e pare sia stato bene, del resto anch'io ho avuto un'ottima impressione, sebbene le sezioni siano miste cioè con bambini di età diverse, trovo che le maestre siano molto attente ai bisogni dei bambini e preparate sotto il profilo pedagogico. 
Per il resto, i preparativi per il nostro viaggio procedono bene, ho fatto il listone delle cose da portare in viaggio e il cambio di stagione con tutto ciò che comporta cioè principalmente kg di vestiti da lavare e stirare. Chiaramente in Sicilia spero che dovremo pazientare ancora un pò prima di indossare abiti prettamente invernali, ma la temperatura media di settembre/ottobre dei Paesi Bassi va intorno agli 8 gradi, quindi abiti caldi, antipiretici e spray per la gola in borsa!
Prima di passare alla ricetta di oggi, dato che mentre scrivevo il post stavo guardando "Montalbano" (girato tra Ragusa Ibla, Punta Secca e Scicli), ho pensato che in zona, a proposito di posti superlativi, non potete non fare una capatina al "Caffè delle Rose" di Marina di Ragusa. La gelateria in questione, che poi è anche pasticceria e tuttologia in campo di dolci, fa anche gelati senza glutine. Il gelato "senza glutine" viene servito in apposite cialde sigillate che vengono impugnate con una sorta di porta cialda per evitare che ci siano contaminazioni. Quanto ai gelati senza latte, ne offrono una vasta gamma a base di acqua e frutta (ananas, limone, mela, pesca, mandarino e altri) e a base di soia (nocciola e cioccolato) e sono tutti davvero ottimi.! Mio figlio non ha mai avuto problemi e per questa ragione ho voluto segnalarvi questa gelateria che merita davvero una piccola sosta. 
Ma eccoci finalmente alla ricetta del mio gelato!
Vi confesso che quando ho finito di pulire e risistemare tutto mi sono detta che sarebbe stata la prima e ultima volta. Perchè, a onor del vero, fare il gelato è abbastanza semplice e veloce - quantomeno nel mio immaginario doveva esserlo - e poi abituata a fare il gelato al limone che praticamente si fa da sè, seguire queste indicazioni, ha contribuito a rivedere la mia concezione di "pazienza"!!!
Ovviamente vi starete chiedendo se ne è valsa la pena. La risposta è SIII, perchè, sebbene sia stato molto laborioso, il risultato è piaciuto molto sia a noi tre che ai nostri amici!
La ricetta è tratta dal libro Gelati e sorbetti  che avevo letto qui e qui e che ho leggermente riadattato in base alle mie esigenze, sostituendo cioè latte e panna di origine vaccina con prodotti vegetali a base di soia e di riso. 

375 ml latte di riso
250 ml panna di soia professional crem (250 ml nella ricetta originale, io ne ho messo un pò di più!)
100 g di cioccolato fondente col 50% di cacao 
80 g zucchero semolato
45-50 g tuorli (da 3 uova grandi)
3 cucchiai rasi di cacao amaro in polvere (cucchiai-misurini da 15 ml)
1 cucchiaino raso di estratto naturale di vaniglia 
Resa: 750 ml
Preparazione:

  1. Ho versato in una ciotola il cacao, la vaniglia e metà dello zucchero e ho mescolato bene per togliere i grumi. Vi ho unito un pochino di latte prelevato dal totale e ho mescolato per amalgamare il composto. Ho scaldato il restante latte portandolo quasi a bollore. L'ho versato a filo sul composto di cacao mescolando con una frusta per impedire la formazione di grumi. 
  2. Ho ritrasferito tutto nella pentola e ho portato a bollore a fuoco dolcissimo, mescolando continuamente per non far bruciare il cacao. Ho Fatto bollire per 6 minuti. Ho tolto dal fuoco e ho aggiunto il cioccolato fondente tritato, mescolando con lo sbattitore epr pochi secondi perché si sciogliesse alla perfezione.
  3. A parte ho montato i tuorli con il rimanente zucchero finché il composto “scrive”. Ho versato a filo il composto al cioccolato sbattendo con lo sbattitore per pochi secondi e ho rimesso tutto nella pentola. Portare la crema alla temperatura di 85 °C mescolando continuamente, poi togliere dal fuoco*: dato che non ho il termometro da cucina, ho portato il composto a ebollizione e ho spento il gas sperando che andasse bene!! (E' andata bene, quindi potete farlo anche voi!)
  4. Per abbattere la temperatura ho immerso la base della pentola in un contenitore con acqua fredda e ghiaccio, mescolando perché la crema si raffreddi uniformemente.  Filtratela con un colino per eliminare eventuali grumi che siano rimasti, versatela in un barattolo a chiusura ermetica e ponetela in frigo a raffreddare per un’ora, o per tutta la notte*: per accelerare il processo di raffreddamento, dato che rischiavo di non fare in tempo a servire il gelato per la sera stessa, ho fatto raffreddare per circa 20 minuti come indicato nella ricetta e poi ho riposto in freezer per 10 minuti che sono bastati a portare il composto a temperatura ambiente.
Passato questo tempo, aggiungetevi la panna montata e mettetelo in un contenitore lungo e stretto munito di coperchio (io ho usato uno stampo grande in alluminio senza coperchio!) e mettetelo a riposare nel congelatore per 60-90 minuti. 
Poi riprendetelo, mescolatelo con le fruste elettriche velocemente, in modo da rompere i cristalli di ghiaccio e riporlo nuovamente in freezer per altri 60-90 minuti.
Ripetere questa operazione altre 2 volte, poi riponetelo in un contenitore da gelato, con un foglio di carta da forno sulla superficie e fatelo riposare almeno 2 ore prima di consumarlo*. Ho riposto in freezer nel solito contenitore in alluminio che uso per gelati e granite e sono andata a mescolare un'unica volta dopo un'ora e mezza di giacenza. Il gelato era ancora morbido ma quasi pronto. Dovendo fare mille cose contemporaneamente (come tutti, del resto!) mi sono dimenticata di rimestare e l'ho tirato fuori dal freezer direttamente al momento di servirlo, cioè dopo oltre 2 ore. Ho atteso un paio di minuti e ho servito nelle coppette: gelato morbidissimo e nessun cristallo di ghiaccio presente. E' piaciuto a tutti e, alla fine, posso dire che ne è valsa la pena e che sono pronta a rifarlo, magari la prossima volta triterò prima il cacao e preparerò la panna in modo da velocizzare le operazioni! :) 
Vi auguro buon pomeriggio,
Serena

martedì 3 settembre 2013

Torta al caffè con panna montata ovvero una buona alternativa al tiramisù e .. Eccomi qui!!!

Eccociiiiiiiiiiii!!! :) Carissime amiche,
come state?! Mi auguro di cuore che abbiate trascorso bene le ferie?! :)
E' quasi imbarazzante riprendere a scrivere dopo due mesi dal mio ultimo post! In quasi due anni di attività non mi era mai capitato di abbandonare il blog per un tempo così lungo ma adesso eccomi nuovamente qui al ritorno dalle ferie, carica carica e con un bel viaggetto da organizzare! 
Andando per ordine, ho sostenuto l'orale il 6 agosto e quindi, di fatto, la mia estate è iniziata il giorno del mio compleanno, che ho trascorso chiacchierando con amici che non sentivo da tempo e partecipando alle nozze di un'amica con la quale sono praticamente cresciuta, un'amicizia che è nata giocando con "Gira la moda" e che pian piano si è rafforzata! 
Subito dopo il matrimonio di Elena, sono iniziate le grandi dormite: troppo sonno arretrato e una stanchezza mentale che ho sentito di dover combattere efficacemente mettendomi fisicamente a riposo . E poi finalmente .. una settimana di mare, relax, amici ma soprattutto tanta famiglia. L'aspetto più doloroso della preparazione di quest'esame è stato infatti aver dovuto trascurare loro: mio figlio e il mio compagno, non avere una vita con loro due e limitare i momenti di contatto al bagnetto o a pasti frugali, è stato destabilizzante. Mio figlio sapeva che la mamma doveva studiare e capiva che lo portavo da mia mamma unicamente per questa ragione, ma di fatto, non lo accettava e capitava che si rifiutasse perfino di salutarmi, quando la sera lo riportavamo a casa.
L'esperienza del concorso, ovvero studiare con famiglia a carico, sebbene sia stata tutt'altro che semplice da gestire, mi ha fatto apprezzare - una volta libera - le più piccole cose che ho ripreso a fare con mio figlio, come delle semplici passeggiate, giocare assieme, coccolarmelo e sbaciucchiarmelo, ovvero, dedicare una buona fetta del mio tempo solo a lui. Credo che sia inoltre servito a farmi riscoprire l'importanza suprema del nostro rapporto, grandissimo punto di forza e di equilibrio della mia vita. Non voglio annoiarvi più con le mie riflessioni sdolcinate e quindi vi lascio alla torta ipocalorica costituita semplicemente da tre strati di panna montata che ho preparato un paio di giorni fa! Quanto al viaggio, vi do un indizio: Nord Europa .. :) e vi rimando al prossimo post per qualche dettaglio in più :) 


Ingredienti:
350 g di farina 00
200 g di zucchero semolato
100 g di margarina 100% veg. senza grassi idrogenati
1 bicchiere pieno (di plastica) di caffè ristretto (io caffè hug)
4 uova
1 pizzico di sale
1 bustina di lievito per dolci
Per la bagna:
caffè qb diluito in acqua in un rapporto di 1 a 3.
Per farcire e guarnire:
500 ml di panna di soia Professional crem montata
chicchi di caffè
cacao amaro in polvere

Preparazione:
Innanzitutto ho preparato il caffè e l'ho fatto raffreddare (ho fatto due caffettiere da due tazze!), ho sciolto a bagnomaria la margarina e l'ho fatta raffreddare. Con uno sbattitore ho montato le uova con lo zucchero, ho aggiunto la margarina tiepida e il caffè, il pizzico di sale, la farina e infine il lievito. Ho lavorato per bene il composto e l'ho trasferito in una teglia a cerniera da 20 cm rivestita con carta da forno bagnata e strizzata. Ho infornato in forno preriscaldato a 180 gradi e ho lasciato cuocere per circa 45 minuti. Vi consiglio di controllare la cottura, dopo 30 minuti fate la prova stecchino, la torta deve rimanere morbida al suo interno, quindi lo stecchino non dovrà essere bagnato ma nemmeno completamente asciutto. Dato che lo stampo è piccolo, potranno essere necessari da 45 minuti a 55/60, dipende dal vostro forno, facendo la prova stecchino non avrete sorprese sgradevoli! :)
Ho sfornato la torta e, dopo averla fatta raffreddare (io tutta la notte per comodità!), ho ricavato tre dischi, li ho bagnati per bene e l'ho farcita con abbondante panna montata. Fate molta attenzione a bagnare la cupola per bene. Ho spolverizzato il cacao amaro e ho guarnito con alcuni chicchi di caffè sparsi qua e là.
Conservatela in frigo e consumatela entro 24 ore, perchè col tempo la panna inizia a seccarsi.

Note:
  • Torta facilissima che vi consiglio di preparare di sera. Per prima cosa montate la panna e mettetela in frigo, poi vi dedicate al cake vero e proprio. La mattina seguente, la torta sarà perfettamente fredda e non sarà un problema ricavare i dischi che però dovrete bagnare bene e subito dopo con la sac a poche aggiungervi la panna. Io non andrei oltre i 500 ml di panna ma regolatevi in base al vostro gusto! Un ultimo consiglio: se non la consumate per intero, per evitare che, una volta aperta, si asciughi, fate aderire all'interno della torta della carta stagnola e mettetela in frigo. 
  • Potete utilizzare le stesse dosi per una teglia da 24/26 cm, in questo caso, però, a meno che non siate dei maghi, sarà difficile farcirla in tre strati ma dovrete accontentarvi di ricavare due dischi! 


Carissimi, vi lascio condividendo alcuni momenti di semplice felicità, vi auguro una buonissima giornata e, ahimè, vado al lavoro!