martedì 31 dicembre 2013
sabato 28 dicembre 2013
Panettone con lievito di birra senza latticini - impasto fatto a mano -
Carissimi,
sono stata totalmente assorbita
dalle feste e dalla presenza di mia sorella che è stata con noi per quasi dieci
giorni e di conseguenza riesco soltanto oggi a completare il post per raccontarvi della mia "esperienza
panettone".
Ho seguito tutte le indicazioni e i consigli preziosi trovati all'interno della ricetta di
Morena Roana, apportando qualche piccola modifica per renderlo più vicino alle
mie esigenze, come ad esempio la sostituzione del burro con la margarina
vegetale.
Oltre a due panettoni ho realizzato altri due mini-panettoni, da regalare a mio figlio e a mia sorella, allergica -
purtroppo - anche lei ai latticini e con numerose intolleranze.
Premetto di non essere un'esperta
di lievitati, ma posso darvi dei consigli acquisiti durante le varie letture preparatorie e sperimentati
durante la lievitazione dei panettoni.
La prima volta che ho fatto i panettoni, la lievitazione è stata eccessivamente lunga perchè, sebbene la casa fosse
abbastanza calda per via dei caloriferi in funzione, il calore non è
stato sufficiente a rendere agevole la lievitazione.
La seconda volta, relativa cioè
ai panettoni che vedete in foto, ho acceso i termosifoni e ho posizionato la
ciotola con l'impasto proprio di fianco al termosifone e l'impasto è
raddoppiato nei tempi indicati, soltanto l'ultima lievitazione ha richiesto più
tempo e ho preferito terminarla dentro il forno acceso a 50 gradi.

Quanto alla conservazione,
proprio come consigliato nella ricetta originale, mi sono procurata i sacchetti
in nylon per panettoni che si trovano nei negozi di cake design o nei
supermercati ben forniti.
Vi consiglio di fare il primo impasto verso le 6 di sera, in modo da non dover vegliare il panettone fino a tardi come ho fatto io. In questo modo, lascerete che il quarto impasto lieviti per tutta la notte e lo infornerete la mattina successiva. Considerate che una volta sfornato, serviranno almeno 4 ore per il completo raffreddamento dei panettoni grandi e un'oretta circa per i panettoncini.
Vi consiglio di fare il primo impasto verso le 6 di sera, in modo da non dover vegliare il panettone fino a tardi come ho fatto io. In questo modo, lascerete che il quarto impasto lieviti per tutta la notte e lo infornerete la mattina successiva. Considerate che una volta sfornato, serviranno almeno 4 ore per il completo raffreddamento dei panettoni grandi e un'oretta circa per i panettoncini.
Soltanto quando saranno freddi,
potrete chiuderli nei sacchetti.
Ingredienti Totali per 2 Panettoni grandi (da circa 600 g ciascuno) e 2 panettoni piccoli che ho ricavato togliendo due pugnetti di pasta da ciascun panettone grande:
685 g di Manitoba (Lei scrive Farina Forte)
95 g di acqua
6 g di Lievito di Birra Fresco
180 g di zucchero
70 g di tuorli
270 g di uova intere
150 g di Margarina (Lei usa il
burro)
2 fialette di aroma all'arancia,
1 fialetta di aroma al limone (nella ricetta originale lei usa 3 fialette di
aroma all'arancia e 3 fialette di aroma al limone)
1/2 bacca di vaniglia
7 g di sale
350 g di uvetta
100 g di ciliegie candite (rosse
e verdi) fatte a pezzettini
75 g di canditi macedonia
I primi 3 impasti sono veramente
facili e si possono fare tranquillamente a mano senza usare la planetaria.
PRIMO IMPASTO ore 20.00
20 g di acqua
3 g di lievito di birra fresco
1 g di zucchero
30 g di farina
Impastate tutto assieme e
lasciare raddoppiare in luogo tiepido (circa un'ora). Vi consiglio di
avvicinare al termosifone la ciotola contenente l'impasto.
SECONDO IMPASTO ore 21.00
Impasto precedente
10 g di tuorlo d'uovo
27 g di acqua
55 g di farina
4 g di zucchero
Impastate tutto assieme e mettere
nuovamente a raddoppiare. (un'altra ora circa).
TERZO IMPASTO ore 10.45
Impasto precedente
50 g di acqua
10 g di tuorlo
100 g di farina
3 g di lievito
5 g di zucchero
Impastare nuovamente il tutto per
bene e mettere di nuovo a raddoppiare (circa un paio d'ore).
QUARTO IMPASTO ore 01.00 am
Impasto precedente
500 g di farina
50 g di tuorli
270 g di uova
170 g di zucchero
150 g di margarina
3.5 g di aroma o fialette
vaniglia
7 g di sale
350 g uvetta
100 g di ciliegie candite (rosse
e verdi) fatte a pezzettini
75 g di canditi macedonia
Mettete in una ciotola l'impasto
precedente, uova e tuorli, metà zucchero e la farina (tenetene da parte 2-3
cucchiai) impastate bene fino a ottenere una massa omogenea, aggiungete il
resto dello zucchero e gli aromi, lavorate bene l'impasto.
A questo punto ammollate l'uvetta
(lasciatela a bagno per circa 30 minuti, trascorsi i quali strizzate, asciugate
bene e infarinate), Incidete la bacca di vaniglia e grattatene i semini che si
trovano all'interno, metteteli quindi sulla margarina così eviterete di
sprecarli.
Unite la margarina morbida
all'impasto un po' alla volta alternando alla farina rimasta e lasciando
assorbire tra una quantità e l'altra, aggiungete il sale e impastate bene
nuovamente.
A questo punto aggiungete i
canditi (eventualmente tritati) e l'uvetta asciugata bene e infarinata.
Lavorate quel tanto che basta per
amalgamare il tutto.
Dividete l'impasto, formate 2
palle (più due palline piccole se volete fare i panettoncini come me) e
mettetele a riposare coperte in una placca leggermente infarinata per 30-40
minuti, quindi passatele negli stampi cercando di riformare la palla e fate la pirlatura (mettetee le mani con i palmi uno di fronte all'altro come
per applaudire, appoggiateli nei fianchi delle palle, muovendo le mani
contemporaneamente una in avanti ed una in dietro cercando di arrotondare
l'impasto).
Ho messo gli impasti negli stampi
direttamente sulla placca da forno alle 01.30 e ho lasciato lievitare tutta la
notte.
A Morena sono volute circa 5 ore
ma i tempi dipendono da vari fattori quali ad esempio il calore dell'ambiente,
la freschezza del lievito e dalla lavorazione dell'impasto etc.
Vi mostro infine il mini-panettone pronto per essere regalato!
Questa ricetta partecipa al concorso indetto da Chef Artù, se vi piace e volete votarla, basta mettere un MI PIACE QUI

Questa ricetta partecipa al contest indetto da Paola del blog Nonna-papera
lunedì 23 dicembre 2013
Kruidnoten ovvero le noccioline speziate senza latticini
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La ricetta che ho usato è un adattamento di quella trovata qui. Ho diviso l'impasto in due e ho provato a farli con lo strutto e con l'olio di semi, per confrontarle e sperare che venissero bene anche con l'olio. In effetti la consistenza è leggermente diversa, più croccanti e scuri quelli ottenuti con l'olio, più friabili e morbidi quelli con lo strutto oltre che più vicini ai biscottini che avevo assaggiato ad Amsterdam. Ad ogni modo sono entrambi buoni, ma forse essendo delle noccioline, preferisco l'effetto più croccante avuto con quelli impastati con olio di semi. Nella foto poco giù trovate sulla destra i biscotti ottenuti con olio e a sinistra quelli ottenuti con lo strutto.
A distanza di quasi una settimana, confermo la mia preferenza sui biscotti impastati con l'olio.
A distanza di quasi una settimana, confermo la mia preferenza sui biscotti impastati con l'olio.
Ingredienti:

100 g di zucchero di canna
100 g di strutto o margarina vegetale (oppure 80 ml di olio di semi)
1 cucchiaio da tavola di latte di riso (opzionale)
4 cucchiaini da tè di spezie miste pain d'epices
la punta di un cucchiaino di chiodi di garofano
1 pizzico di pepe bianco
1/2 cucchiaino di lievito
1 albume leggermente sbattuto
Preparazione:
Munitevi di una ciotola capiente dove verserete la farina e lo zucchero, quindi il latte e le spezie, infine il lievito e lo strutto (ammorbidito a temperatura ambiente) oppure l'olio. Sbattete leggermente un albume e lavorate l'impasto fino a formare una palla soda, avvolgete in una pellicola e lasciate riposare in frigo per un paio di ore.
Al termine del riposo, ricavate delle palline grandi quanto biglie arrotolandole con i palmi delle mani.
Nota: Dato che li ho preparati in due momenti, l'ultima volta ho pensato di apportare una modifica per renderli più shiny: prima di infornarli li ho fatti rotolare in una ciotolina in cui avevo messo zucchero semolato e le spezie usate nell'impasto! Potete provare anche voi, oppure seguire la ricetta tradizionale che non prevede il passaggio nello zucchero!
Nota: Dato che li ho preparati in due momenti, l'ultima volta ho pensato di apportare una modifica per renderli più shiny: prima di infornarli li ho fatti rotolare in una ciotolina in cui avevo messo zucchero semolato e le spezie usate nell'impasto! Potete provare anche voi, oppure seguire la ricetta tradizionale che non prevede il passaggio nello zucchero!
Rivestite una teglia con carta da forno e adagiatevi i biscottini, leggermente distanziati (non crescono quasi per nulla) Fate cuocere in forno preriscaldato a 180 gradi modalità ventilata per 15 minuti, fin quando si saranno bruniti. Lasciateli raffreddare e conservateli in un barattolo a chiusura ermetica, si manterranno croccanti per almeno una settimana.
E infine vi mostro il piccolo dono fatto a due grandi amiche con qualche omino di panpepato all'interno e un paio di baccelli di cardamomo che doneranno un profumo inebriante quando lo apriranno.
Virtualmente ne regalo un sacchettino a ciascuno di voi, augurandovi di trascorrere un sereno Natale in famiglia.
Questa ricetta partecipa al contest indetto da Valentina del blog Una fetta di paradiso
giovedì 19 dicembre 2013
La tavola delle feste con le allergie
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La casa è addobbata, le finestrelle del calendario dell'avvento sono quasi tutte aperte, abbiamo preparato l'albero, c'è una bella ghirlanda alla porta e fatto sì che in ogni stanza si respirasse un pò di atmosfera natalizia, quest'anno c'è persino un piccolo presepe in soggiorno che cerca disperatamente di resistere alle imboscate del nanerottolo.
Ora che è tutto pronto, mi devo occupare di altre piccole cose irrinunciabili, ovvero i biscottini, il torrone e il panettone che in questo momento è alla II lievitazione e infine di acquistare qualche regalino.
Quest'anno nel paese in cui vivo l'aria di festa si sente appena, poche le luminarie e i negozietti sono meno forniti degli altri anni. Una tradizione che invece che non manca di far sentire l'aria natalizia è quella realizzata dal gruppetto dei ragazzi della "ninna", ovvero una piccola banda itinerante composta da musicisti travestiti da Babbo Natale, che da tradizione la settimana prima di Natale vanno in giro per le vie principali del paese suonando le nenie più famose della tradizione natalizia.
Per i bambini è un appuntamento immancabile e una grande fonte di gioia e stupore, lo è stato per me e adesso lo è per mio figlio.
Dato che le feste sono alle porte, ho pensato di condividere qualche informazione - anche di altro genere - per arrivare preparati a casa di amici e parenti!
Vi indicherò quello che non mancherà nella mia lista della spesa, vi darò qualche suggerimento e, in particolare, alcuni consigli per rendere davvero liete le serate trascorse in compagnia.
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- Diversi brick di Latte di riso: per preparare dolci e besciamella
- Latte di mandorla: fatto in casa o acquistato per preparare dei dolci.
- Latte di soia: per fare la ricotta e formaggi spalmabili
- Pangrattato per le panature
- Semi di canapa decorticata: da usare al posto del parmigiano, adatti anche alle panature, sono buonissimi e nutrienti.
- Frutta a guscio: noci, nocciole, pistacchi, pinoli tritati tutti assieme, da sostituire al parmigiano
- Margarina 100% vegetale e Strutto: da sostituire al burro.
Be a pal: Protect a life from food allergies. Se invitate a pranzo o a cena un allergico (grave), sarebbe bene che a tavola non ci fossero
allergeni. Se proprio non potete evitarlo, informatevi, non abbiate timore a chiamare i genitori se si tratta di un bambino oppure, nel caso di un adulto, chiedete informazioni direttamente all'interessato. Se acquistate qualcosa di semilavorato, leggete bene gli ingredienti e non buttate l'involucro in modo da mostrarlo eventualmente alla persona interessata.
Sappiate che portando sulla vostra tavola degli allergeni, mettete a rischio la vita di una persona. Specie quando si prepara per molti, è difficile tenere sotto controllo la situazione in cucina e banali distrazioni, come usare lo stesso cucchiaio mentre si preparano due sughi o altro, possono accadere facilmente e avere conseguenze che andranno dall'essere poco piacevoli a essere molto gravi.
- Lavatevi le mani non appena vi alzate dalla tavola: Lavatevi bene le mani prima di toccare un allergico - nel mio caso - ai latticini, soprattutto se avete mangiato stuzzichini - come patatine al formaggio o tocchetti di formaggio - o altro contenente l'allergene.
- Dato che durante le feste, ci si fa gli auguri accompagnati (spesso) dal bacio, lavatevi (anche) la bocca se avete mangiato pietanze ricche di formaggio. Pensate che il regalo più grande che farete al bambino (e ai suoi genitori) non sarà quello che acquisterete nei negozi di giocattoli bensì accoglierlo in un clima sereno in cui l'unico rischio che si corre è quello di appesantirsi con la ricca cena!
- Natale è principalmente la festa dei bambini, se per motivi diversi non potete preparare un panettone che possa essere mangiato da tutti (cioè senza allergeni), sappiate che esistono in commercio dolci e panettoni certificati. Chiedete in farmacia oppure nei negozi che vendono prodotti naturali sparsi in tutta Italia.
- Infine, se questo post dovesse sembrarvi "eccessivo", vorrà dire che questo blog non fa per voi.
Prima di passare agli auguri, vi propongo una raccolta di idee milk-free (che completerò in settimana aggiungendo il panettone e tanti altri biscottini) composta prevalentemente da dolci, da cui prendere spunto per le feste.

Biscotti natalizi decorati con la glassa
Il torrone di mandorle

Ghoriba ovvero i misteriosi biscotti di semola marocchini
Biscotti con farina di riso e mais e composta di frutta di bosco
Biscotti alla maionese (senza latte e senza burro)
Biscotti tipici siciliani (senza latte) ripieni di marmellata di mele cotogne
Tartellette con crema di mandorle ciuffetti di panna e pistacchio di Bronte
Biscotti natalizi decorati con la glassa
Ghoriba ovvero i misteriosi biscotti di semola marocchini




Mi piacerebbe che una persona con allergie alimentari fosse trattata come l'ospite d'onore a tavola e non come un problema da risolvere
Mi piacerebbe che parenti e amici comprendessero la gravità di un "incidente di percorso"
Che almeno nelle grandi occasioni ci fosse serenità tra i commensali
Che il papà e la mamma non dovessero sorvegliare il figlio e ricordare a chiunque gli si avvicini, di lavare le mani e pulirsi bene anche la bocca prima di sbaciucchiarselo
.. Vorrei non dover pensare a queste cose e soprattutto pensare di doverle vivere ..
Infine vorrei che sapeste che una persona con allergie alimentari è identica a tutti gli altri, è un adulto molto accorto che fa continue rinunce ma è anche un bambino che sta bene quando ha accanto a sé persone intelligenti.
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Che almeno nelle grandi occasioni ci fosse serenità tra i commensali
Che il papà e la mamma non dovessero sorvegliare il figlio e ricordare a chiunque gli si avvicini, di lavare le mani e pulirsi bene anche la bocca prima di sbaciucchiarselo
.. Vorrei non dover pensare a queste cose e soprattutto pensare di doverle vivere ..
Infine vorrei che sapeste che una persona con allergie alimentari è identica a tutti gli altri, è un adulto molto accorto che fa continue rinunce ma è anche un bambino che sta bene quando ha accanto a sé persone intelligenti.
mercoledì 18 dicembre 2013
Liquore al mandarino
I liquori a base di agrumi rappresentano per molti un'abitudine irrinunciabile alla fine di ogni pranzo o cena importante. Io non amo molto gli amari e, a dirla tutta, sono quasi astemia ma un bicchierino di liquore fatto in casa, che sia limoncello o mandarinetto, me lo concedo molto volentieri!
La ricetta del liquore al mandarino arriva da mia nonna che purtroppo ormai non ha la totale lucidità per farlo. Tempo fa mi ero fatta dare la ricetta e adesso eccola qui. Per tantissimi anni aveva usato queste dosi per fare il limoncello, poi un giorno mi disse che provò a fare il liquore al mandarino e da quel momento è sempre stato il più apprezzato!!!
Servitelo ben ghiacciato alla fine di un pranzo con più portate oppure potete anche prepararlo per regalarlo. D'estate, mettete in freezer anche i bicchierini 30 minuti prima di servire.
La ricetta del liquore al mandarino arriva da mia nonna che purtroppo ormai non ha la totale lucidità per farlo. Tempo fa mi ero fatta dare la ricetta e adesso eccola qui. Per tantissimi anni aveva usato queste dosi per fare il limoncello, poi un giorno mi disse che provò a fare il liquore al mandarino e da quel momento è sempre stato il più apprezzato!!!
Servitelo ben ghiacciato alla fine di un pranzo con più portate oppure potete anche prepararlo per regalarlo. D'estate, mettete in freezer anche i bicchierini 30 minuti prima di servire.
Ingredienti:
1 litro di alcool purissimo a 95 gradi
1 litro di acqua minerale
1 kg di zucchero semolato
10/12 mandarini biologici
Preparazione:
- Lavate e spazzolate i mandarini
- Aiutandovi con un pelapatate tagliate le bucce in modo molto sottile e, nel caso in cui ci fosse della parte bianca attaccata, raschiatela con un coltellino ed eliminatela
- Mettete le scorzette in una bottiglia con l'alcool. Io ho usato la stessa bottiglia contenente l'alcool. Chiudete ermeticamente e lasciatele macerare per 96 ore.
- Trascorso questo tempo, preparate lo sciroppo di zucchero: in una pentola capiente versate l'acqua e lo zucchero e portate a ebollizione. Spostate dalla fiamma soltanto quando lo zucchero sarà completamente sciolto.
- Lasciate raffreddare
- Filtrate l'alcool privandolo delle scorzette ed eventuali residui rimasti e versate nella bottiglia.
- Conservate in freezer e servite ghiacciato.
- Se volete regalarlo, potete rimuovere la carta adesiva dalla bottiglia e decorarla a vostro gusto oppure attaccare una nuova etichetta personalizzata scrivendo il nome del liquore, la data e una breve dedica per la persona che lo riceverà.
Questa ricetta partecipa al contest "Idee gustose" indetto dal blog Ideeintavola
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