mercoledì 5 novembre 2014

La via dei Sapori - See you, Uk and welcome to Finland!!

Carissime, 
eccoci qui - primo mercoledì del mese di novembre per salutare la tappa inglese e partire alla volta della Finlandia!! Nè io nè Arianna siamo mai state in Finlandia ma ho promesso a mio figlio che glielo porterò al termine di un percorso che abbiamo iniziato e che portiamo faticosamente avanti. In attesa che questo possa avvenire, ogni anno, specie nel periodo di Natale, visitiamo virtualmente i luoghi di Santa Claus e conosciamo Rovaniemi come le nostre tasche!! Considerate che parlava appena e già diceva Lapponia e Santa Claus!! Ma la Finlandia non è soltanto la terra di Babbo Natale è quella dell'aurora boreale, della natura incontaminata della Lapponia, degli splendidi laghi e delle sculture di ghiaccio, i Cani da slitta ma anche il design ricercato e futuristico di Helsinki!
E la cucina?! La cucina si pone a cavallo tra oriente e occidente, include piatti della tradizione russa così come di quella svedese, numerosissime sono le zuppe così come i piatti a base di pesce e i dolci. A causa del clima rigido soprattutto in inverno, la Finlandia è quasi del tutto priva di eccellenze agroalimentari ma ciò non toglie che burro e latte siano di altissima qualità. Sono molto diffusi i frutti di bosco e  le bacche tra le quali il famoso camemoro che viene utilizzato nelle marmellate e nelle gelatine.
Come in altri paesi del nord Europa, in Finlandia si consuma pochissima acqua ai pasti, pare infatti che sia costume sostituirla con il latte o con la birra.
Bene, vedremo quel che riusciremo a fare .. nel frattempo vi lascio alle indicazioni e mi auguro di avervi incuriosito. Qui  troverete immagini e tante informazioni per viaggiare virtualmente o, perchè no, iniziare a organizzare un viaggio reale in questa fantastica terra.
Io e Arianna siamo entusiaste di questa tappa e non vediamo l'ora di lasciarci coinvolgere dall'atmosfera del nord Europa che renderà il nostro Natale ancora più bello!

Cliccate qui sotto per visualizzare il pdf, ricordate che se volete scaricarlo, dovrete registrarvi (la registrazione è gratuita) al sito, potete trovare qui il link per il pdf



Bene e adesso passiamo alle regole per partecipare:


  • Postate una ricetta - dolce o salata (vanno bene anche un pane tradizionale, una bevanda, un piatto unico etc) - appartenente alla cucina della tradizione finlandese entro il 31 dicembre 2014 inserendo il nostro banner aggiornato al mese in corso e il link al mio blog e a quello di Arianna con una dicitura simile a questa: 
      Questa ricetta partecipa alla rubrica "La via dei Sapori" ideata da Serena e Arianna.
  • Lasciate un commento in calce a questo post e a quello di Arianna 
  • Preciso che a prescindere dal tema del mio blog, si accettano anche ricette "latticinose" quindi ciascuna blogger sarà libera di postare una ricetta con gli ingredienti che vorrà!
  • Prelevate pure il set di accompagnamento che trovate poco più giù: stampatelo, ritagliatelo e aggiungetelo alla presentazione del piatto.
  • Avete aneddoti o racconti legati al piatto?! Condivideteli! 
  • Ovviamente potete partecipare anche con ricette già presenti nel vostro archivio, ma ci piacerebbe che le ripubblicaste con il banner e i link al mio blog e a quello di Arianna.
  • Potete partecipare con quante ricette volete. 
  • Last but not least: fate ricerca e divertitevi!! 
Ci auguriamo di ricevere tante proposte e vi invitiamo a privilegiare ricette tradizionali, quindi bando alle ciance e mettiamoci al lavoro!
Qui trovate il set da scaricate creato per noi ancora una volta da Arianna! Se vi fa piacere potete utilizzarlo per presentare il vostro piatto!



E adesso alcune immagini che ho trovato su questo sito









sabato 1 novembre 2014

Biscotti al cioccolato (senza burro) con olio evo

Carissimi, come state?!
Il bloggino è lasciato un po' a se stesso ma faccio il possibile per aggiornarlo e infatti, oggi che non lavoro, eccomi qui prima di dedicarmi a tutte le altre attività che richiedono la mia attenzione.
Ieri si è conclusa la tappa inglese de "La via dei Sapori" e mercoledì prossimo vedremo il pdf con tutte le vostre ricette e conosceremo il nuovo tema!
Tornando al post di oggi, ammetto di averlo tenuto tra le bozze per un bel pò e alla fine l'avevo anche dimenticato, del resto l'estate non è il periodo ideale per i biscotti al cioccolato ma il mio bimbo me li ha chiesti e non mi sono tirata indietro!
Ve li regalo virtualmente e spero di riuscire a prepararglieli oggi pomeriggio! Negli ultimi mesi ho iniziato a mettere in discussione la mia lista della spesa, tutti quei prodotti raffinati di cui ho piena la dispensa e che pian piano sto iniziando a limitare. Perchè lo faccio?! Perchè spero di avvicinarmi a una cucina più "naturale". Non parlo di veganismo, non sono ancora pronta e forse non lo sarò mai del tutto, ma parlo di preparare pietanze che non possano in nessun modo nuocere al nostro fisico e a quello dei nostri bambini. Ovviamente nel momento in cui si evitano i conservanti, il home-made è già un grosso passo avanti rispetto all'artigianale e all'industriale ma non credo sia sufficiente. La prima cosa da fare è infatti conoscere gli ingredienti che si usano ed eliminare quelli che sospettiamo possano farci male, ad esempio a me fanno male ananas e noci e quindi malgrado ne vada matta, evito di mangiarle.  Per non parlare poi se scopriamo che qualcosa è tutto quello che non avremmo mai immaginato potesse essere. Ad esempio uno di questi è la vanillina. Scoprire che dietro il nome vanillina si nascondesse un prodotto totalmente sintetico mi ha spinto a metterla da parte e ho poi fatto lo stesso con coloranti e aromi artificiali.
La questione è sicuramente complessa e non penso affatto di poterla esaurire in poche righe ma desideravo parlarvi della ragione che mi ha spinta a sperimentare questa ricetta con olio d'oliva.
Finora la maggior parte dei biscotti in cui era presente l'olio al posto del burro non mi avevano soddisfatto, ho provato tantissime ricette ma nel blog ne ho inserite soltanto un paio, proprio perchè le altre non mi avevano convinta. Così per un pò ci ho rinunciato e ho limitato l'uso dell'olio alle torte, poichè trovo che doni una morbidezza eccezionale e, con i dovuti aromi, non se ne sente affatto il sapore, infatti nel blog ne trovate tantissime. Ho provato un paio di volte questa ricetta  sostituendo la margarina con olio evo (questa è la ricetta di partenza), allungando i tempi di cottura e devo dire che 10-12 minuti è il tempo ideale.
Al momento vi lascio alla preparazione e vi auguro buona giornata.
Ingredienti:
200 g di farina 00
100 g di zucchero semolato
200 g di cioccolato fondente sciolto a bagnomaria
80 g di olio extravergine di oliva leggero
2 uova medie
cannella in polvere la punta di un cucchiaino
1 cucchiaino da caffè di lievito
zucchero a velo e zucchero semolato per la copertura
Preparazione:
  1. Spezzettate il cioccolato fondente e scioglietelo a bagnomaria, lasciate raffreddare e nel frattempo dedicatevi al resto dell'impasto
  2. Prendete una ciotola capiente e inseritevi l'olio, lo zucchero e il cioccolato fuso al quale avrete aggiunto un paio di spolverate di cannella 
  3. Incorporate le uova, la farina e il lievito e mescolate con una forchetta. L'impasto si presenterà molto morbido e non va lavorato a lungo.
  4. Coprite la ciotola con della pellicola trasparente e riponete in frigo per almeno 2 ore fin quando l'impasto si indurirà e sarà facile da maneggiare.
  5. Terminato il tempo di riposo, tirate fuori l'impasto e iniziate a formare delle palline grandi quanto una noce. Non esagerate con le dimensioni poichè, data la presenza del lievito, gonfieranno leggermente.
  6. Rivestite le teglie di carta da forno e accendete il forno a 170 gradi, modalità ventilata.
  7. Contemporaneamente preparate due ciotoline che conterranno rispettivamente zucchero a velo e zucchero semolato.
  8. Aiutandovi con un cucchiaino, prendete piccole quantità di impasto per formare le palline e passatele prima nello zucchero semolato e poi nello zucchero a velo.
  9. Disponete le palline leggermente distanziate le une dalle altre, infornate e lasciate cuocere per circa 12 minuti e comunque non meno di 10 minuti.
  10. Lasciateli raffreddare a temperatura ambiente e poi conservateli in una biscottiera a chiusura ermetica in modo che possano mantenersi morbidi per giorni. 

giovedì 23 ottobre 2014

Elizabeth David's CRUMPETS - Crumpets (senza latticini) per La via dei Sapori - Inghilterra -


Non appena io e Arianna abbiamo inserito l'Inghilterra tra le tappe del nostro viaggio, ho subito pensato che non potevo non fare i crumpets, ovvero quelli che sono stati la mia colazione preferita - e consentita soltanto un paio di volte a settimana - quando ero in Inghilterra!
I crumpets che mangiavo io provenivano da Tesco o da Asda, li scaldavo nel tostapane e li irroravo di crema alla nocciola e iniziavo alla grande la mia giornata! Molti mangiano i crumpets semplicemente tostandoli e poi spalmandovi il burro. Sono anche un'ottima base per le uova fritte o le uova strapazzate con le alici. Altri invece li preferiscono con il burro e con il miele o con la marmellata. La ricetta in questione è tratta dal libro English food di Jane Grigson di cui parlo anche qui e appartiene a Elizabeth David, una scrittrice del secolo scorso che cambiò l'approccio degli inglesi nei confronti del cibo e dell'atto del cucinare. La sua biografia è molto interessante, se volete, potete leggerla qui.
Ingredienti:

500 g di farina 00
600 ml di latte (io ho usato latte di riso)
2 cucchiai da tè di  olio
1 cucchiaino di zucchero
15 g di lievito di birra
1 cucchiaio di sale
1 buona presa di bicarbonato di sodio
150 ml di acqua calda
Preparazione:

  • Scaldate la farina in un piatto che si può mettere sui fornelli oppure mettilo su una griglia su un fornello. Scaldate il latte, l'olio e lo zucchero portandoli a temperatura ambiente (se possibile verificatelo con un termometro) quindi dividete il lievito in circa 3 cucchiai di latte. Diventerà subito cremoso, si gonfierà e farà un pò di schiuma. Fate una fontanella al centro della farina, aggiungete il sale e versate a pioggia sia il composto a base di lievito sia il latte caldo. Sbattete per 5 minuti abbondanti (con lo sbattitore elettrico saranno sufficienti 3 minuti).
  • Coprite la ciotola e lasciate lievitare in un luogo caldo per 1h e mezza.  Spargete il bicarbonato di sodio nell'acqua calda, aggiungetelo al composto e sbattete, quindi lasciate lievitare per circa mezzora. 
  • Oleate la piastra con dello strutto o della margarina (io ho usato l'olio evo) e fate lo stesso con gli anelli per crumpets. Posizionate gli anelli sulla piastra e accendete quando la lievitazione è completa.  
  • Versate cucchiai di impasto fino a riempire gli anelli per 2/3, e lasciateli cuocere a fiamma dolce per 7/10 minuti. Girateli quando la parte superiore perde l'aspetto liquido e diventa a buchi, quindi terminate la cottura. Rimuovete il crumpet e ripetete le stesse operazioni fino a terminare l'impasto. 
Note:
  • Se i primi crumpets non sono abbastanza bucherellati, aggiungete latte caldo o acqua nello sbattitore.
  • I crumpets che vi avanzano possono essere congelati,  occorrerà tirarli fuori dal freezer dopo cena, scaldarli per 10 minuti nel tostapane a colazione e irrorarli di burro, miele e creme secondo i vostri gusti.
Vi ricordo che saremo in Inghilterra fino a fine ottobre .. qui trovate tutte le info per unirvi al nostro viaggio!

giovedì 9 ottobre 2014

La via dei sapori: "Cornish pie", torta salata della Cornovaglia e varie ..

Questa ricetta arriva dal libro di Mary Berry "Family Sunday lunches". E' la seconda ricetta che provo dal suo libro e sono davvero soddisfatta dell'acquisto fatto, perchè oltre a contenere ricette tradizionali della cucina inglese, presenta dei classici della cucina internazionale che sono certa saranno ottimi.  
La pasta è fantastica, anche il ripieno è molto gustoso e, per sopperire alla mancanza della rapa svedese (svede) che non sono riuscita a trovare, ho raddoppiato la dose di carote e ho usato più brodo. 
La ricetta di Mary Berry si discosta leggermente da quella autentica per l'aggiunta delle carote e del brodo di carne. In rete ho scoperto che nel 2011 la Cornish Pasty Association ha ottenuto l'IGP e quindi come tutti i prodotti protetti, affinchè venga venduta con il nome di Cornish Pasty deve essere preparata unicamente  in Cornovaglia e deve rispettare alcune norme. Ecco un estratto del disciplinare di produzione

The pastry should be crisp and firm, not soggy, and able to be able to be held up by hand. Purists insist that the dough for the pastry should be made of suet or lard. The official EU registered definition says of the pastry: "The pastry can be either shortcrust, rough puff or puff depending on the bakers’ individual recipe. After filling, the pastry can be marked for product identification purposes, e.g. knife hole, scoring or pastry cut-out shape and can be glazed with milk, egg or both which will provide its golden colour. The pastry case is savoury and robust enough to retain shape throughout the cooking, cooling and handling process and serves to avoid splitting or cracking.  

Dal libro "English Food" di Jane Grigson, - un testo indispensabile per conoscere la materia e molto interessante perchè combinando ricerca, racconti personali e ricette, rivela quanto sia ricca di storia e varia la tradizione culinaria inglese - apprendo che originariamente veniva fatta un'unica grande pie che si divideva tra i familiari (in effetti anche la versione proposta nel ricettario di Mary Berry è così), soltanto nel caso degli uomini che lavoravano tutto il giorno fuori casa ovvero nei campi così come nelle miniere o nel caso dei bambini che andavano a scuola, erano previste delle piccole pie concepite come piatto unico e da poter mangiare semplicemente con le mani senza l'uso di posate o piatti. 
Oggi le pie che si trovano in commercio sono tutte monoporzione e quindi perfette come cibo da asporto. 

A proposito del ripieno delle pasty, come è facile intuire, nei periodi di carestie la proporzione di carne e verdure si riduceva notevolmente e capitava anche che la carne venisse interamente sostituita con le verdure. 
Il disciplinare della Cornish pasty IGP prevede che "vegetable content of the pasty must not be less than 25 %; meat content of the pasty must not be less than 12,5 %".

Se doveste recarvi in Inghilterra, non potete non assaggiare le Cornish Pasties di Pengenna Pasties che ha diversi punti vendita sparsi per la Cornovaglia. Io sono stata in quello di St Ives, un suggestivo borgo marinaro che vi consiglio di visitare se vi trovate nei dintorni per respirare l'atmosfera tipicamente inglese. Quando il mare si ritira, la secca incaglia le barchette dei pescatori nella sabbia ed è uno spettacolo stupendo specie se visto con i colori del tramonto. 
Scusate se mi sono dilungata, adesso è tempo di mettere le mani in pasta, dunque ecco la ricetta .. 
Ingredienti:
450 g di macinato di manzo 
1 cipolla grande fatta a fettine sottili
175 g di patate pelate e tagliate molto sottili
100 g di carote pelate e tagliate sottili (io ne ho messe 250 g)
2 cucchiai di brodo di manzo (io 4 cucchiai di brodo di pollo ottenuto con il cuor di brodo pollo knorr sciolto in 300 ml di acqua)
sale qb (io 1 cucchiaino e mezzo)
pepe qb (una spolverata generosa)
Pastry:
350 di farina 00
100 g di strutto+15 g di burro morbido (io 115 g di strutto)
150 ml di acqua
1 uovo medio sbattuto per lucidare
Preparazione:
  1. Preriscaldate il forno a 220 gradi. Procuratevi una teglia di 33x23 cm.
  2. Inserite tutti gli ingredienti del ripieno in una ciotola, mescolarli e condirli con sale e pepe.
  3. Per preparare la pastry: inserite la farina e lo strutto in un robot da cucina e lavorate l'impasto fin quando si presenterà a molliconi. Aggiungete l'acqua e lavorate ancora un pò fino a che si formerà un composto omogeneo.
  4. Rimuovete dal robot e impastate delicatamente fino a che la pasta sarà liscia. 
  5. Dividete il panetto ottenuto in 6 o 7 parti e tirate la sfoglia sottile, inserite il ripieno al centro 
  6. Premete leggermente i bordi per sigillare il fagottino e arrotolateli verso l'interno. 
  7. Spennellate delicatamente la pasta con l'uovo sbattuto. 
  8. Infornate per 40 minuti fino a che apparirà leggermente dorata. Poi abbassate la temperatura a 180 gradi e cucinate per ulteriori 30 minuti. Va servita calda o al massimo a temperatura ambiente.
Vi lascio alcune foto di St Ives che ho preso in rete, hanno tutte la fonte eccetto la prima perchè non sono riuscita a ritrovarla. 

fonte
fonte
Se volete continuare a viaggiare un pò, qui  potete trovare altre splendide foto della Cornovaglia .. Buona "La via dei sapori" a tutti! Saremo in Inghilterra fino a fine ottobre .. qui trovate tutte le info per unirvi al nostro viaggio!
Approfitto inoltre di questa ricetta per partecipare al contest di Camilla "Il viaggio in un piatto"

mercoledì 1 ottobre 2014

The English Apple Pie - La torta di mele come piace agli inglesi - e come piace a me: torta di mele senza uova e senza latticini

Con il primo ottobre arriva anche il mio primo contributo per la rubrica "La via dei sapori". La mia amata Inghilterra è infatti arrivata in un periodo pienissimo in cui, per carenza di tempo, è già tanto se riesco a preparare una cena con pollo ai ferri e insalata, figuriamoci - ahimè - trovare lo spazio per le sperimentazioni!
Ma, tempo a parte, un attimino per le passioni bisogna sempre ritagliarselo ed ecco che sabato, uscendo dal lavoro, ho comprato le mele e poche ore dopo ero con le mani in pasta per realizzare la classica apple pie inglese.
La pastry, che altro non è se non la brisè, è buonissima e la riutilizzerò anche per i salati, ha retto bene al peso delle mele e il sapore è delizioso. Morbida la base e croccante la copertura, grazie anche allo zucchero di canna, è una ricetta ottima seppur davvero semplice, facile da realizzare e con un sorprendente "doppio senza", ovvero senza uova e senza latte. Una piccola nota sui tempi: in due ore è pronta, cotta e avrete anche riordinato la cucina. Si gusta al meglio servita con una pallina di gelato o con della crema ma vi assicuro che è buonissima anche da sola. La ricetta arriva dal libro di Mary Berry "Family Sunday Lunches" al quale spero di poter attingere presto per presentarvi un altro piatto. 
A proposito di dolci, qui trovate qualche dritta di Mary Berry.
Bene, adesso vi lascio alla ricetta e vi auguro una buonissima giornata!!!

Ingredienti: per 6, teglia rotonda di 22 cm
Ripieno 
25 g di burro (io margarina vegetale)
1 kg (peso lordo) di mele Bramley (io ho usato mele gialle), sbucciate e tagliate a fettine sottili
100 g di zucchero di canna
1/2 cucchiaino da tè di cannella
Pastry:
175 g di farina 00
100 g di burro freddo (io margarina)
25 g di zucchero semolato
circa 3 cucchiai di acqua
latte (di riso oppure acqua) e zucchero per lucidare
Preparazione:
  • Sciogliete la margarina in un tegame capiente. Unite le mele sbucciate e tagliate a fettine sottili e spolverate con lo zucchero di canna. Fate cuocere le mele per circa 15 minuti o fino a che si saranno ammorbidite. Aggiungete la cannella, mescolate e trasferite in un piatto affinchè si raffreddino in fretta.
  • Per quanto riguarda la pasta, mettete farina e margarina in un'impastatrice e fate girare a velocità media fino a che si formeranno delle briciole. A questo punto unite lo zucchero e l'acqua fredda e continuate a lavorare l'impasto fin quando si formerà una palla soda. 
  • Dividete in panetto in due parti uguali e stendete la pasta sottile su un piano infarinato. Per le dimensioni considerate qualche centimetro in più rispetto a quello della teglia. 
  • Versatevi le mele e chiudete con il coperchio facendo attenzione a inumidire i bordi e quindi esercitare una leggera pressione affinché si chiudano per bene. 
  • Spruzzate la superficie con dell'acqua (o con il latte) e spolveratevi dello zucchero di canna. Fate riposare per circa 30 minuti e poi infornate in forno caldo a 200 gradi per 30 minuti. Fate raffreddare un pò, sfornate e poi servite. Calda è buonissima ma anche il giorno dopo non è male!
Note:
  • Rivestite la teglia rotonda con carta da forno, in modo da poter sfornare la torta senza correre il rischio che si rompa.